Rifugiati. Papa Francesco: “In molti non vogliono assumersi responsabilità”
ROMA - Emarginati, profughi e rifugiati: molti non vogliono assumersi la responsabilità del loro destino. E’ il monito di Papa Francesco durante la sua omelia in occasione della messa tenutasi questa mattina in Piazza San Pietro per la domenica delle palme. Parlando della passione di Cristo, il pontefice ricorda i più fragili e quanti anche in questi giorni scappano da guerre e violenze per cercare accoglienza in Europa. “Gesù prova sulla sua pelle anche l’indifferenza, perché nessuno vuole assumersi la responsabilità del suo destino - spiega Papa Francesco -. E penso a tanta gente, a tanti emarginati, a tanti profughi, a tanti rifugiati, a coloro dei quali molti non vogliono assumersi la responsabilità del loro destino”.
Ricordando la crocifissione, il Papa ha esortato i fedeli a rinunciare all’egoismo e seguire l’esempio di Gesù.“Può sembrarci tanto distante il modo di agire di Dio, che si è annientato per noi, mentre a noi pare difficile persino dimenticarci un poco di noi. Egli viene a salvarci; siamo chiamati a scegliere la sua via: la via del servizio, del dono, della dimenticanza di sé. Possiamo incamminarci su questa via soffermandoci in questi giorni a guardare il Crocifisso, è la “cattedra di Dio”. Vi invito in questa settimana a guardare spesso questa “cattedra di Dio”, per imparare l’amore umile, che salva e dà la vita, per rinunciare all’egoismo, alla ricerca del potere e della fama. Con la sua umiliazione, Gesù ci invita a camminare sulla sua strada”.