Rifugiati siriani: povertà e lavoro minorile nei campi profughi in Giordania
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ROMA - Dopo sette anni di conflitto in Siria, l’impatto della crisi dei rifugiati sui Paesi limitrofi continua ad aumentare. Il Libano e la Giordania ospitano il più grande numero di rifugiati in proporzione alla popolazione e la più alta densità di rifugiati in relazione ai loro territori al mondo. Secondo i dati presentati questa mattina dall’Unicef, in totale la Giordania ospita attualmente 2,8 milioni di rifugiati, fra cui 660.582 siriani rifugiati (il 51 per cento sono bambini), 63.581 rifugiati iracheni (32,9 per cento bambini) e oltre 2,1 milioni di rifugiati palestinesi a lunga permanenza registrati. I bambini siriani sotto i 18 anni sono 337.557, mentre quelli di età inferiore ai cinque anni sono 102.390. Il 78,8 per cento dei 660.582 rifugiati siriani vive in comunità ospitanti, mentre 141.059 rifugiati vive in campi profughi. Inoltre, 50.000 siriani restano confinati lungo il confine desertico con la Siria nella Giordania nordorientale (il “Berm”).
L’Unicef da anni sostiene le attività del governo giordano in favore dei minori rifugiati. Nel 2016 ha assistito 230.000 bambini vulnerabili, offrendo vaccinazioni gratuite, istruzione, accesso a fonti idriche e protezione psicosociale. Secondo i dati dell’Unicef, in Giordania ci sono 5.199 minorenni non accompagnati, 75.982 bambini (siriani e giordani) coinvolti in forme di lavoro minorile.
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L’85 per cento delle famiglie siriane nelle comunità ospitanti è sotto la soglia di povertà. Oggi 80.000 rifugiati siriani vivono nel campo di Za’atari, fra cui 44.307 bambini (circa il 55 per cento). 1.448 bambini sono disabili e 693 sono minori non accompagnati o separati dalle loro famiglie. Ogni settimana nascono 80 bambini. 26.732 bambini sono in età scolastica, di cui 5.774 non frequentano la scuola (21,5%) e 20.951 frequentano un percorso scolastico formale (51 per cento sono bambine), fra cui 600 con disabilità. 3.300 bambini lavorano a tempo pieno (95 per cento sono maschi). Il 55,7 per cento dei bambini è esclusivamente allattato nei primi sei mesi di vita, l’80 per cento dei bambini ha una copertura vaccinale completa, l’11,3 per cento dei bambini sotto i 5 anni soffre di ritardo della crescita.
Nel campo di Azraq, invece, sono ospitati circa 35.065 siriani, più della metà dei quali (57,3 per cento) sono bambini. Secondo gli ultimi dati, 337 bambini sono minori non accompagnati o separati dalle loro famiglie. Ogni settimana nascono 30 bambini. Il 38,2 per cento dei bambini è esclusivamente allattato durante i primi sei mesi di vita, il 62 per cento dei bambini ha una copertura vaccinale completa, il 19,2 per cento dei bambini sotto i 5 anni soffre di ritardo della crescita. 12.187 bambini sono in età scolastica, 10.485 (51 per cento bambine) sono iscritti a un percorso scolastico formale, fra cui 77 bambini disabili, 1.702 bambini non vanno a scuola (14 per cento). Il 18 per cento delle ragazze (15-17 anni) non frequenta la scuola a causa di matrimoni precoci o per un matrimonio precoce pianificato. Il 64 per cento dei giovani (18-24 anni) non è impegnato in alcuna attività lavorativa, formativa o ricreativa.
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Secondo l’Unicef nel 2017 servono 270 milioni di dollari per attuare in Giordania sia la risposta di emergenza salvavita, sia interventi di ripresa a lungo termine per raggiungere 300.000 bambini e giovani vulnerabili con servizi essenziali nei settori della salute, della nutrizione e dell’istruzione. (Gabriella Lanza)