Rimini, apre la ciclofficina: 10 giovani al lavoro e spazio al riutilizzo
RIMINI – Un laboratorio manuale che spiega tutti i segreti della due ruote più ecologica e famosa al mondo. Parliamo della bicicletta e della nuova apertura della Ciclofficina riminese. Un progetto che prende il via grazie all’iniziativa dell’associazione Sergio Zavatta, del Centro Giovani RM25 e della cooperativa sociale Mani Tese Rimini. “Nel nostro centro abbiamo accolto sempre più giovani, per lo più stranieri, con una scolarità bassa e una gran propensione per il lavoro manuale – racconta Valerio Minicucci, coordinatore del Centro Giovani RM25 – Nasce da questo l’idea di attivare un progetto che spiegasse ai giovani come si ripara una bici. Dopo un periodo di formazione con professionisti, i ragazzi si sono appassionati e presto apriremo al pubblico”.
Hanno iniziato a lavorare sulle loro biciclette per far pratica e non sbagliare, usando pezzi di ricambio già usati in un’ottica di riutilizzo (filosofia sposata in primis dalla cooperativa Mani Tese) e sono in tutto 10 (8 maschi e 2 femmine) a darsi da fare nel locale dato in comodato d’uso gratuito dalla fondazione Enaip Sergio Zavatta. Attrezzato con una rastrelliera a muro dove appendere le bici e gli attrezzi del mestiere tutti realizzati dai ragazzi dei corsi di formazione della fondazione Enaip Sergio Zavatta, gli stessi che hanno realizzato grafica e stampa dell’insegna.
“È un progetto di prevenzione non in senso stretto ma che in modo indiretto serve anche a quello – spiega Minicucci – La speranza è che possa diventare un vero e proprio lavoro per qualcuno e per gli altri restare un’attività divertente e sana, anche se si sta in mezzo al grasso. Siamo partiti con poco ma adesso stanno nascendo già nuove collaborazione e l’aprire al pubblico fa vedere alla città che i centri per i giovani non sono covi di ragazzi disagiati e inutili alla società ma che hanno una parte attiva all’interno della città”.
La Ciclofficina sarà pronta ad accogliere tutte le bici delle città a partire da sabato 22 febbraio con l’inaugurazione delle 12 nei locali di viale Valturio 4. Sarà quindi possibile portare (il martedì pomeriggio dalle 15 alle 18 e il sabato mattina dalle 10 alle 13) la propria bici da riparare, perfezionare o anche solo colorare. In più si potranno donare delle bici non utilizzate per recuperare pezzi di ricambio. Il progetto gode del contributo del Comune di Rimini e della Fondazione Enaip Sergio Zavatta. (irene leonardi)