13 ottobre 2016 ore: 13:56
Immigrazione

Rimpatrio assistito, le storie dei migranti che tornano a casa volontariamente

Molte delle persone che arrivano nel nostro paese non trovano qui il futuro sperato. Alcuni finiscono in situazioni di disagio economico e sociale e finisco per chiedere di tornare nel loro paese. A loro è dedicato il progetto di rimpatrio volontario assistito, realizzato dal Cir in partenariato con Oxfam, Cisp e progetto Mondo Mlal.
Immigrati in fila per il rimpatrio

ROMA - I., è arrivata in Italia nel 2009 lasciando in Ecuador due figli. Dopo aver lavorato come badante, operaia, addetta alle pulizie, cameriera e cuoca in un ristorante è riuscita a farsi una nuova famiglia, con un compagno da cui ha avuto un bambino. Ma dopo qualche tempo l’uomo si rivelato violento e I. è finita in ospedale diverse volte prima di riuscire a separarsi. La sua situazione economica si è improvvisamente complicata: ha perso il lavoro, non è più riuscita a sostenere i costi dell’affitto e dell’asilo per il figlio. E così ha deciso di rivolgersi al progetto per tornare a casa. In Ecuador dopo diverse difficoltà d’inserimento, dovute soprattutto alla mancanza di una rete familiare e di supporto è riuscita a stabilirsi in una nuova casa con i tre figli. Ha avviato un’attività di vendita di bibite e alimenti preparati in casa. I figli frequentano la scuola pubblica.

Anche AK ha fatto lo stesso: 68 anni, è arrivato in Italia dal Ghana nel 2007. Lì ha lasciato moglie e cinque figli. Ma nel nostro paese non ha trovato il futuro che si aspettava né una prospettiva lavorativa. La sua permanenza è stata per questo molto difficoltosa e ha chiesto di tornare nel suo paese. Il 22 maggio 2015 il Sig AK ha felicemente riabbracciato la sua famiglia in Ghana ed oggi gestisce il negozio con la moglie cercando di coinvolgere il più possibile anche i figli in modo da garantire loro un futuro. Grazie al contributo di reintegrazione ha dato infatti vita alla sua attività: il contributo è stato utilizzato per acquistare la merce e  trasportarla da Accra a Kumasi. La presenza di una forte rete familiare è stata essenziale per il successo del progetto.

Le storie di I e AK fanno parte del progetto per il rimpatrio volontario assistito co-finanzato dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno  con il Fondo Fami 2014-2020 e realizzato dal Consiglio Italiano per i Rifugiati (Cir) in partenariato con Oxfam Italia, Cisp– Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli e Progetto Mondo Mlal. L’obiettivo del progetto, che riparte anche quest’anno è accompagnare 270 cittadini provenienti da Colombia, Ecuador, Peru’, Ghana, Marocco, Nigeria e Senegal nel processo di ritorno volontario assistito e reinserimento socio-economico nel proprio Paese di origine Il programma, che accetta segnalazioni da tutto il territorio nazionale, mette a disposizione servizi di orientamento, assistenza sociale e legale per migranti che vogliono tornare nel proprio Paese di origine, presso lo Sportello di Roma e lo Sportello di Milano. Garantisce anche il supporto per la preparazione della documentazione di viaggio in collaborazione con i Consolati, l’organizzazione e il pagamento del viaggio, l’assistenza aeroportuale e un contributo economico pari a Euro 400 a persona per le spese di prima necessità.

Aspetto qualificante è la realizzazione di un progetto di reintegrazione individualizzato nel paese di ritorno, reso possibile da un contributo economico e dalla presa in carico qualificata - sia in Italia che in loco - realizzata da personale esperto. Il contributo per l’attuazione dei piani di reintegrazione di Euro 1.600 per singoli o capofamiglia (da erogare in beni e servizi), integrato del 50% (pari a Euro 800) per ogni persona maggiorenne a carico e del 30% (pari a  a Euro 480) per i minorenni a carico. Il processo di reintegrazione nel Paese di origine sarà inoltre rafforzato da un’attività di accompagnamento e counselling realizzata in Italia e in loco per sviluppare al meglio i micro progetti di inserimento socio-professionale. In Ecuador e Colombia le attività saranno gestite da Oxfam Italia con la collaborazione di associazioni locali; in Ghana e Nigeria le attività verranno gestite dal Cisp con la collaborazione di associazioni locali e in Peru’, Marocco e Senegal le attività saranno gestite dalla ong italiana ProgettoMondo Mlal.

I risultati raggiunti. L’iniziativa raccoglie l’esperienza sviluppata dal Cir e dai Partner sul tema del Rva, in particolare nei progetti “Integrazione di Ritorno 1 e 2” che hanno garantito a 101 persone un ritorno consapevole, dignitoso e focalizzato alla reintegrazione nei Paesi di origine, grazie alla stretta collaborazione tra lo staff in Italia, le ong e le associazioni locali che hanno assicurato lo sviluppo dei percorsi di reinserimento socio-economico nei Paesi di origine e il loro monitoraggio, 60 migranti sono tornati in Ecuador, 17 in Perù, 14 in Ghana e 10 in Colombia.  

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news