18 settembre 2016 ore: 02:05
Disabilità

Rio 2016, il sigillo finale: nei 100 metri Caironi è d’oro, Contrafatto bronzo

Emozioni forti allo stadio di Rio de Janeiro, con una sensazionale doppietta italiana sul podio dei 100 metri T42: Martina Caironi conferma l’oro di Londra, Monica Contrafatto è terza. Arriva anche una medaglia d’argento per Arjola Trimi nel nuoto. L’Italia chiude a quota 39 medaglie
Caironi Paralimpiadi Rio 2016

- ROMA – Come in un film, una sceneggiatura perfetta, come fosse stata preparata da tempo. Quattro anni dopo Londra 2012, Martina Caironi si conferma la più veloce al mondo in categoria T42, vince la medaglia d’oro e trova a festeggiare sul terzo gradino del podio quella Monica Contrafatto che nel 2012, mentre all’Olimpico di Londra risuonava l’Inno di Mameli, la guardava da un letto d’ospedale dicendosi che nonostante tutto, nonostante quell'attentato in Afghanistan che le era costato una gamba, un giorno sarebbe un giorno arrivata, o comunque a correre con lei ad alti livelli.

Nell’ultima serata di gare, l’Italia trova così una medaglia d’oro e una medaglia di bronzo nella stessa gara. Martina taglia il traguardo in 14,97, venti centesimi davanti alla tedesca Vanessa Low (15,17), medaglia d’argento davanti a Monica Contrafatto (16,30). Fuori dal podio la brasiliana Ana Claudia Silva, che chiude in 16,43.

Emozione alle stelle per Caironi, che tagliato il traguardo si ferma per terra a piangere di gioia e a svuotare tutta la tensione accumulata in mesi e mesi di attesa, in cui il carico emotivo e di responsabilità di doversi ripetere ancora, dopo Londra 2012, dopo i mondiali di Doha 2015, non poteva non farsi sentire. “Stavo per perdere la protesi, ho avuto la sensazione che si staccasse e infatti ho rallentato, per quello non ho fatto un gran tempo”, dice Caironi a fine gara. Le lacrime e l’emozione sono forti. “Ho pianto perché a Londra non avevo fatto tutti i sacrifici che ho fatto per Rio: si, in tanti mi dicevano che avrei vinto questa gara, ma finché la medaglia non ce l’hai può succedere di tutto, come si è visto con la protesi. Ora, ora che l’ho vinta si può dire che ce l’ho”. Festeggia Monica Contrafatto: “E’ un sogno che si avvera. Quattro anni fa vedevo Martina dall’ospedale e oggi sono qui sul podio insieme a lei. E’ fantastico”. All’unisono l’invito a chi le ha viste vincere e potrebbe fare sport paralimpico, a provarci: “Lo sport ti libera, uscite dalla tana, andate oltre”.

Se dallo stadio di atletica arriva un oro e un bronzo, l’argento nell’ultima serata di gare l’Italia lo trova allo stadio del nuoto, dove Arjola Trimi conquista la medaglia d'argento nei 50 stile libero categoria S4 ai Giochi Paralimpici in corso di svolgimento a Rio de Janeiro. L'italo-albanese, già argento mondiale e oro continentale sui 50 stile libero, nonché detentrice del record del mondo sui 100 e sui 200sl, è giunta seconda con il tempo di 40.51 (facendo registrare il nuovo record italiano ed europeo) dietro soltanto all'australiana Rachael Watson che ha fatto segnare un eccellente 40.13. La medaglia di bronzo è andata alla messicana Miranda Herrera. Per gli azzurri quella firmata da Arjola Trimi, 29 anni, è la medaglia numero 36 della spedizione, di cui ben 13 quelle conseguite in vasca. "Era la mia gara preferita, il mio stile preferito, sono felicissima. L'ultimo giorno, sono riuscita a gestirmi, lo sapevo che avrei potuto contare su questa gara, finalmente è arrivata la medaglia. E' un percorso molto lungo, durato quattro anni, è il coronamento di un sogno", ha detto l’azzurra a gara conclusa.

Con questo terzetto di medaglie femminile si chiude, dal punto di vista agonistico, la Paralimpiade dell’Italia. Il bilancio finale per gli azzurri è di 39 medaglie: ce ne sono 10 d’oro, 14 d’argento e 15 di bronzo. E’ di gran lunga un bottino più alto di quello agguantato nelle ultime edizioni delle Paralimpiadi: + 11 medaglie rispetto alle 28 di Londra 2012.

 

 

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news