18 settembre 2016 ore: 21:22
Disabilità

Rio 2016, per l’Italia è un successo: mai così bene negli ultimi 20 anni

Sono 39 le medaglie vinte alle Paralimpiadi di Rio 2016: non andava così bene da Atlanta 1996. E bisogna risalire addirittura all’edizione del 1972 per rivedere l’Italia fra le prime dieci del medagliere: allora come oggi era arrivata nona. I successi maggiori da ciclismo e nuoto, ma anche l’atletica non delude. Federico Morlacchi il più medagliato, ma i volti vincenti sono tanti
Rio 2016 Paralimpiadi Federico Morlacchi

- ROMA – Trentanove medaglie vinte, un nono posto assoluto nel medagliere, la consapevolezza di aver lavorato bene nella programmazione e di rientrare a casa con un ottimo bottino di medaglie. L’Italia torna dai Giochi Paralimpici di Rio 2016 con il sorriso sul volto: 39 medaglie messe al collo è un numero che migliora nettamente il numero dei podi conquistati quattro anni fa a Londra, quando in tutto furono 28. Un miglioramento ancor più importante se si pensa che già la spedizione londinese fu salutata come un successo, visto il netto avanzamento rispetto a Pechino 2008, quando le medaglie portate in Italia furono in tutto 18.

L’Italia paralimpica dunque conquista a Rio 2016 più del doppio delle medaglie che hanno state vinte a Pechino 2008: il risultato degli azzurri è il migliore in termini assoluti dall’edizione di Atlanta 1996, quando con 11 ori, 20 argenti e 14 bronzi le medaglie vinte furono in totale 45. Mai negli anni duemila era andata così bene come in questo 2016: a Sydney 2000 le medaglie furono 27, ad Atene 2004 furono 19, a Pechino 2008 come detto 18 e 28 a Londra 2012.

Il medagliere finale di Rio 2016 assegna agli azzurri 10 medaglie d'oro, 14 medaglie d'argento e 15 medaglie di bronzo. Hanno fatto risuonare l'Inno di Mameli diventando campioni paralimpici Federico Morlacchi, Francesco Bocciardo, Alex Zanardi, Vittorio Podestà, Assunta Legnante, Luca Mazzone, Beatrice Vio, Paolo Cecchetto, Martina Caironi. Oltre a loro, sono tornati con almeno una medaglia Francesco Bettella, Michele Ferrarin, Cecilia Camellini, Giulia Ghiretti, Oney Tapia, Alberto Luigi Simonelli, Arjola Trimi, Giovanni Achenza, Vincenzo Boni, Roberto Airoldi, Elisabetta Mijno, Giada Rossi, Mohamed Amine Kalem, Giancarlo Masini, Francesca Porcellato, Efrem Morelli, Fabio Anobile, Loredana Trigilia, Andrea Mogos, Alvise De Vidi, Andrea Tarlao, Monica Graziana Contrafatto. In tutto sono 31 atleti che sono saliti sul podio.

Anche con riguardo alle medaglie del valore più prezioso il precedente al quale bisogna risalire è Atlanta ’96: in quel caso gli ori furono 11, contro i 10 conquistati a Rio. Nelle quattro edizioni che hanno preceduto la Paralimpiade brasiliane mai l’Italia aveva raggiunto la doppia cifra nei titoli paralimpici: gli allori erano stati nove a Sydney e a Londra, e appena quattro sia ad Atene che a Pechino.

In termini di posizionamento nel medagliere, l’ottima prestazione degli azzurri a Rio è ancora più evidente: l’Italia non entrava nel top ten assoluta dall’edizione di Heidelberg 1972, qualcosa come 44 anni fa. Anche in quella circostanza la posizione occupata era stata la numero nove, con 8 ori, 4 argenti e 5 bronzi. Fra tutte le edizioni successive, quella in cui l’Italia aveva conseguito la migliore posizione era stata proprio quella di Londra 2012, che era valso il tredicesimo posto assoluto nel medagliere. L’edizione di Atlanta, con 45 medaglie, aveva portato un 14esimo posto, quella di Barcellona 1992 un 15esimo, quella di Seul 1988 il sedicesimo. Dopo il 18esimo posto di Sydney 2000, l’Italia era sprofondata fino al 31esimo posto di Atene 2004 e al 28esimo di Pechino 2008. Essere tornati al 13esimo a Londra e ora addirittura al nono posto a Rio 2016 indica senza dubbio uno stato di salute importante del movimento, che da un lato ha saputo sfruttare l’esplosione internazionale del movimento (un numero maggiore di nazioni competitive e dunque una distribuzione più equa fra tutte) ma dall’altro ha mantenuto e conquistato livelli di eccellenza per niente scontati.

Lo sport che ha portato le medaglie più pesanti è il ciclismo, che ha regalato all’Italia cinque ori, due argenti e cinque bronzi, per un totale di 12 medaglie. Una in più è complessivamente arrivata dal nuoto, dove abbiamo visto due ori, otto argenti e tre bronzi. Notizie positive dall’atletica, con due ori, due argenti e due bronzi, mentre la scherma ha portato un oro e un bronzo, l’arco un argento e un bronzo, così come il triathlon, mentre dal tennistavolo sono arrivati due bronzi. Gli azzurri sono andati a medaglia in sette discipline. L’azzurro più medagliato è Federico Morlacchi, che torna a casa con un oro e tre argenti. Alex Zanardi e Luca Mazzone hanno vinto due ori e un argento. (ska)

 

 

 

 

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