12 settembre 2016 ore: 19:10
Disabilità

Rio 2016, spuntano nuove stelle: la carica dei ragazzini terribili

Nel tennistavolo oro ad un sedicenne belga, nell’atletica titolo e record del mondo per un diciannovenne brasiliano: atleti adolescenti o poco più protagonisti nel quarto giorno di gare. Imprevisto nel nuoto: serve un oro in più
Ferreira Dos Santos Paralimpiade Rio 2016

ROMA – Giornata di grande pubblico anche quella di domenica 11 settembre a Rio de Janeiro per il quarto giorno di gare alle Paralimpiadi 2016. Ventiquattro ore che hanno regalato altri 25 record mondiali, numero che porta il totale di quelli realizzati a 104. Fra le storie da copertina, quella di una gara di nuoto finita con un primo posto a pari merito e quella di due adolescenti che trovano una prestazione da medaglia d’oro.

E’ nata una stella alla Paralimpiade, e per la gioia del pubblico è un brasiliano. Ha 19 anni, si chiama Petrucio Ferreira dos Santos e ha polverizzato il record del mondo dei 100 metri maschili di categoria T47, correndo in 10:57: i grandi, compreso il campione del mondo Derus, tutti dietro a lui, che fa atletica paralimpica da appena due anni.

Ha persino tre anni di meno il belga Laurens Devos, che a 16 anni ha vinto l'oro nel singolare maschile di classe 9. “E’una sorpresa, il mio obiettivo era certamente arrivare a medaglia, ma questa è d’oro. Non mi aspettavo di vincere, e di vincere la finale 3-0, ma l’ho fatto, sono felice”.

Da copertina anche la gara del giavellotto F41 maschile, dedicato ad atleti con nanismo: oro e argento sono andati all’Iraq, che con Kovan Abdulraheem ha lanciato a 42,85 metri e con Wildan Nukhailawi 42,08 metri. Per il paese mediorientale si tratta della seconda e della terza medaglia qui a Rio

Emozioni pure nella vasca dell’Aquatic Centre, dove un testa a testa finale si è perfino concluso con una perfetta parità e una medaglia d’oro condivisa. E’ successo nei 100 rana di categoria SB13: l’ucraino Oleksii Fedyna e l’azero Firdavsbek Musabekov hanno concluso entrambi con il tempo di 1:04:94, e sono entrambi saliti sul podio in compagnia del solo Ihar Boki, bielorusso e medaglia di bronzo. Impresa, quella dell’oro, che non è riuscita al brasiliano Daniel Dias, autore di una splendida rimonta negli ultimi 25 metri della vasca dei 100 rana SB4: solo 17 centesimi dietro il cinese Jungsheng Li, e un argento che comunque lo rende felice. Da campione quale è, ha capito subito che i fasti delle edizioni precedenti dei Giochi sono finiti e non potrà sempre nuotare nell’oro.

In pista ha aggiunto un’altra medaglia d’oro alla sua storica collezione l’irlandese Michael McKillop nei 1500m T37 maschile e il primo alloro paralimpico a Rio è arrivato anche per l’inossidabile Tatyana McFadden che arriva davanti a tutte nella sua gara, i 400 metri T54, e dedica la vittoria al suo paese, gli Stati Uniti, nel giorno in cui si celebra il 15esimo anniversario degli attacchi terroristici dell’11 settembre. “Amo i 400, è una delle mie gare preferite: oggi ho vinto con il cuore, ho corso per l'America. Onoro il mio paese oggi che con preghiere e pensieri celebriamo le persone colpite dagli eventi di 15 anni fa”. La ventisettenne, che aveva già vinto l’argento nei 100 metri T54, ha ancora cinque gare da disputare: è infatti un’atleta unica, iscritta a tutte le gare della sua categoria, dai 100 metri fino alla maratona.

Si è concluso il programma del ciclismo su pista, con la Gran Bretagna che è riuscita a portarsi via praticamente la metà delle medaglie oro a disposizione: ben otto su 17 gare complessive (a cui vanno aggiunti altri 4 podi, fra argento e bronzo). Gran Bretagna protagonista non solo al velodromo ma anche nel canottaggio, dove ha vinto tre delle quattro gare totali. Fra gli sport di squadra, nel calcio a 5 ci sono le quattro semifinaliste: insieme al Brasile, favorito per l’oro, anche Iran, Argentina e Cina.

 

 

 

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