Rio 2016, successo di #FilltheSeats: più di 15 mila bambini sugli spalti
ROMA – Al sesto giorno di gare ai Giochi Paralimpiadi di Rio 2016 sono stati venduti più di un milione e 900 mila biglietti per assistere alle gare, su un totale di 2,5 milioni di tagliandi disponibili: è il secondo miglior risultato di sempre, inferiore solamente a quanto avvenuto quattro anni fa a Londra, quando di fatto si registrò il tutto esaurito ad ogni evento. Quando mancano cinque giorni alla conclusione, è probabile che alla fine sarà superato anche il muro dei 2 milioni di biglietti venduti.
Un recupero prodigioso da parte degli organizzatori, che il 20 agosto, nel momento in cui si apprestavano a concludersi le Olimpiadi, si trovavano a fronteggiare il rischio di un vero e proprio flop. Il ritmo delle vendite però è iniziato a crescere proprio nel fine settimana conclusivo dei Giochi Olimpici, per poi continuare a ritmo serrato in tutti i giorni successivi. Si è puntato molto sul pubblico brasiliano e sugli abitanti di Rio, spingendo molto dal punto di vista comunicativo gli atleti di casa e le loro ambizioni di vittoria, peraltro confermate poi dai risultati che vedono la squadra di casa al quinto posto assoluto nel medagliere.
Fra le tante iniziative, ottimo il risultato della campagna globale #FilltheSeats, una raccolta fondi a livello mondiale, lanciata lunedì 23 agosto, che puntava a raccogliere fondi per consentire ad alcuni bambini brasiliani – le cui famiglie non avrebbero potuto acquistare i biglietti – di partecipare come spettatori agli eventi paralimpici. L’idea di Greg Nugent, ex direttore marketing di Londra 2012, originariamente mirava a raccogliere 15.000 dollari per inviare 500 giovani ai Giochi. Ma fin da subito ha avuto grande risonanza e appoggio, ad iniziare dalla donazione inviata dalle due atlete paralimpiche statunitensi Tatyana e Hannah McFadden, e da quella del principe Harry, da sempre attento al mondo paralimpico britannico e mondiale. Dopo aver raccolto più di 20.000 dollari in una sola settimana, l'Ipc e Rio 2016 si sono a loro impegnati nel progetto, convincendo gli sponsor ufficiali a fare la propria parte. Alla fine, sono stati raccolti oltre 450 mila dollari che hanno consentito e consentiranno a oltre 15 mila giovanissimi brasiliani di vivere l’esperienza di partecipare di persona all’evento. Ogni biglietto, comprensivo di trasporto e cibo, costa 30 dollari.
“Siamo entusiasti – ha affermato il presidente Ipc, Philip Craven - di vedere il modo in cui così tante persone da tutto il mondo hanno risposto a questa campagna: garantire che tanti bambini brasiliani siano in grado di godere dei Giochi è estremamente importante per noi e per l'eredità di queste Paralimpiadi. Questi bambini potranno vedere i nostri incredibili atleti paralimpici in azione e potranno conoscere lo spirito paralimpico, che - non ho alcun dubbio - trasformerà il modo in cui pensano le abilità".
Esattamente quanto accaduto a chi era fra il pubblico dell'Aquatic Centre mentre entrava in acqua il primo nuotatore paralimpico nella storia della Namibia, Gieon Nasilowski, che nei 50 metri stile libero di categoria S9 ha coronato il sogno della partecipazione a Rio. Nella sua batteria è arrivato ultimo, impiegando per coprire la distanza più del doppio del tempo di tutti gli altri, ma ricevendo comunque l’ovazione del pubblico e scrivendo la storia sua e del suo paese. “Oggi abbiamo riso davanti all’impossibile”, il suo commento a fine gara.
Sul campo proseguono le gare, con altre medaglie assegnate e un’edizione che ha ormai scavallato la metà e si avvia verso la conclusione di domenica 18 settembre. Nel sesto giorno di gare, quello di martedì 13 settembre, si è potuto assistere al match più lungo di sempre nella storia del tennis paralimpico: ci sono volute ben 4 ore e 25 minuti per decidere la finale per la medaglia di bronzo nel doppio, vinta dalla Gran Bretagna. Grandi risultati nello stadio dell’atletica, ma non sulla pista: record del mondo battuti nel giavellotto e nel salto in lungo. Particolare la storia dell’indiano Indiano Jhajharia Devendra che ha vinto l’oro lanciando il giavellotto a 63,97 metri, misura che abbatte il record del mondo appartenente allo stesso atleta indiano, che lo aveva stabilito la bellezza di 12 anni fa.