1 giugno 2017 ore: 12:51
Immigrazione

Rischiano il rimpatrio perché mancano i moduli per la richiesta d'asilo

Secondo Osservatorio diritti e Associazione diritti e frontiere, 20 egiziani a Lampedusa stanno per essere rimandati nel loro Paese, nonostante avessero intenzione di richiedere asilo. Ma mancavano i modelli C-3 e non hanno quindi potuto presentare la domanda. Anche Amnesty International Italia si sta occupando del caso
Immigrati in fila per il rimpatrio

MILANO - Mancano i moduli per fare la richiesta d'asilo e vengono rimpatriati. Non è uno scherzo. È quanto starebbe accadendo a Lampedusa a 20 egiziani. Lo denuncia "Osservatorio diritti", testata on line fondata recentemente dal giornalista Marco Ratti, che rilancia un documento redatto il 31 maggio dall’avvocatessa Alessandra Ballerini per conto dell’Associazione diritti e frontiere (Adif). Nel documento si sottolinea che i 20 egiziani hanno "manifestato la loro volontà di presentare domanda di protezione internazionale" ma non hanno potuto farlo per "l’assenza di modelli C-3 all’interno dell’hotsspot di Lampedusa". Il documento dell'Adif è stato inviato alla questura e alla prefettura di Agrigento (competenti sul territorio di Lampedusa), al dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione e a quello della Pubblica sicurezza – Direzione centrale della immigrazione e polizia di frontiera del ministero dell’Interno. Per conoscenza, inoltre, è stato indirizzato anche alla presidenza della commissione per i Diritti umani, al Garante nazionale per i detenuti e all’Alto commissariato per i rifugiati del nostro paese (Unhcr Italia). L’Associazione "richiede con urgenza di conoscere la destinazione finale dei cittadini richiedenti asilo di cui sopra, diffidandovi dall’eseguire ogni attività di respingimento o rimpatrio degli stessi". Anche Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ieri scriveva dal suo profilo Twitter: "No ai respingimenti collettivi basati sulla nazionalità. Rischia di accadere a Lampedusa a 20 richiedenti asilo egiziani. Paese sicuro?". 

"L’Egitto è un Paese dove non è garantito il rispetto dei diritti dell’uomo", sottolinea l'Adif. La stessa vicenda di Giulio Regeni dimostra che è un Paese in cui non vengono garantiti i diritti civili. I 20 egiziani potrebbero essere rimpatriati in virtù dell’accordo di collaborazione tra Italia ed Egitto firmato nel gennaio del 2007. Ma l’avvocatessa ricorda che, in ogni caso, "le espulsioni di massa sono vietate dall’art. 4 protocollo 4 della CEDU (Corte europea dei diritti dell’uomo, ndr) e che il rimpatrio di richiedenti asilo comporta una palese violazione del principio di non refoulement". (Dp) 

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news