11 luglio 2016 ore: 14:47
Immigrazione

Roma, 21 luglio: "Bloccare il bando per il campo rom"

L'associazione critica il bando per un'area attrezzata per 120 nuclei familiari indetto dal Dipartimento Politiche sociali: "Un atto di gravità assoluta". "Stiamo predisponendo richieste formali per un intervento urgente volto ad annullare il bando"
Raffaella Cosentino Roma, campo nomadi "La Martora": baracche e immondizia

Roma, campo "La martora"

ROMA - "Lo scorso venerdì 8 luglio, solo 12 ore dopo l'insediamento della Giunta Raggi, il Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale, manifestando un'intenzione opposta, ha indetto sul suo sito una 'gara per reperimento area attrezzata per accoglienza Rom e attivazione servizio sociale e di vigilanza'. Il concorrente - si legge nel bando - dovra' mettere a disposizione 'un'area attrezzata per l'accoglienza e soggiorno temporaneo di 120 nuclei familiari di cui 109 attualmente ospiti presso il Villaggio River', per un appalto che avra' come importo complessivo posto a base di gara di 1.549.484 euro e che avra' decorrenza dall'1 ottobre 2016 per terminare il 31 dicembre 2017. Il bando e' in attuazione alla Determinazione dirigenziale n.2038 del 14 giugno 2016 e l'obiettivo dichiarato 'e' quello dell'inclusione sociale della popolazione Rom con la fuoriuscita dall'area attrezzata', ma dei 1.270.000 euro quasi il 20% e' destinato alla vigilanza, il 76% alla gestione e meno del 4% all'inclusione attraverso l'erogazione di borse lavoro e di percorsi formativi".

Secondo Associazione 21 luglio costruire nuovi 'campi Rom', ponendosi come obiettivo la fuoriuscita dagli stessi, rappresenta lo schizofrenico tentativo di quanti ancora perseverano con l'approccio che, in nome dell'inclusione, prevede per i Rom soluzioni alternative e parallele, diverse da quelle offerte agli altri cittadini. Il bando pubblicato costituisce un atto di gravita' assoluta, e questo per due principali motivi. Il primo e' strettamente sostanziale visto che la realizzazione di una nuova area per soli Rom rappresenterebbe una netta ed evidente violazione dei principi contenuti all'interno della Strategia Nazionale per l'Inclusione deiRom, redatta in attuazione alla Comunicazione della Commissione Europea n.173 del 2011. La stessa stabilisce l'urgenza del 'superamento dei campi Rom, in quanto condizione fisica di isolamento che riduce le possibilita' di inclusione sociale ed economica delle comunita''. Secondo l'impegno assunto dall'Italia in Europa e' necessario, come scritto nella Strategia, il 'superamento definitivo di grandi insediamenti monoetnici nel rispetto di una strategia fondata sull'equa dislocazione'". Cosi' in un comunicato l'Associazione 21 luglio.

"La stagione dei 'campi per soli rom' e' ormai al tramonto soprattutto dopo che a Roma il Tribunale Civile, accogliendo le richieste di Associazione 21 luglio e Asgi in riferimento alla baraccopoli istituzionale in localita' La Barbuta aveva stabilito dodici mesi fa che 'deve intendersi discriminatoria qualsiasi soluzione abitativa di grandi dimensioni diretta esclusivamente a persone appartenenti a una stessa etnia', come e' il caso dell'insediamento previsto nell'attuale bando. Il secondo motivo e' formale e risiede nella scelta politica di rilanciare la fallimentare politica dei 'campi rom' che, come ormai e' stato ampiamente dimostrato, conduce a sistematiche violazioni dei diritti umani e allo sperpero di denaro pubblico. Associazione 21 luglio e' fermamente convinta che reiterare un approccio lesivo dei diritti umani attraverso la spesa di oltre 1 milione e mezzo di euro per individuare una soluzione abitativa per le comunita' rom di 'Villaggio River', sia un atto politico che- come tale- non compete a un dirigente. Individuare un chiaro indirizzo, attraverso la pubblicazione di un bando poche ore dopo l'insediamento della sindaca Raggi- che tra l'altro in campagna elettorale si era espressa nella direzione diametralmente opposta- rappresenta uno sconfinamento delle competenze di entita' inaccettabile'", prosegue la nota.

"Ci auguriamo- ha dichiarato Carlo Stasolla, presidente di Associazione 21 luglio- che tale maldestro tentativo del dirigente che ha firmato il bando, sia immediatamente bloccato e che le risorse che si intende impegnare per segregare le famiglie rom, quasi 15 mila euro per ogni famiglia attualmente presente presso il 'Villaggio River', vengano riconvertite in processi inclusivi secondo modalita' operative di cui Associazione 21 luglio ha fornito indicazioni concrete nel rapporto 'Oltre le baraccopoli', consegnato alla sindaca Raggi nel corso della campagne elettorale". In un periodo nel quale l'Europa sta decidendo se aprire una procedura di infrazione per la discriminazione nell'accesso al diritto all'alloggio nei confronti dei rom in Italia, il bando pubblicato dal Dipartimento Politiche Sociali rappresenta l'ultima evidenza dell'incapacita' o dell'assenza di una volonta' a livello nazionale e locale di elaborare per i rom politiche che non siano discriminatorie e segreganti. "Stiamo predisponendo richieste formali per un intervento urgente volto ad annullare il bando", conclude l'Associazione 21 luglio. 

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