Roma, la denuncia del Cnca: “Epurato il Terzo settore non allineato”
Foto di Davide Monteleone
I fondi della discordia sono quelli messi a bando a fine 2011: circa 3,5 milioni di euro di fondi comunali (di cui messi a bando 2,519) e un fondo regionale di circa 2,25 milioni. Secondo il Cnca, il primo ha sempre finanziato i servizi di cura rivolti alle persone tossicodipendenti. Il secondo, invece, gli interventi di prevenzione e gli inserimenti lavorativi. Ma con gli ultimi bandi le cose cambiano. I nuovi, spiega il Cnca, sanciscono “una decisione clamorosa e del tutto irragionevole: soltanto 500 mila euro, su un totale di 2.248.813,90, sono destinati all’inserimento e orientamento lavorativo, mentre ben 1,749 milioni sono dedicati alla prevenzione. I progetti di inserimento lavorativo si riducono da 11 a 5”. Una drastica riduzione ai danni di alcuni servizi, mentre vengono proposte nuove idee. “Quello che lascia senza parole sono i 100 mila euro stanziati per 5 progetti di prevenzione in età prescolare – spiega il Cnca -. Spenderemo questa bella sommetta per prevenire il consumo di droghe tra i bimbi di 2, 3 o 4 anni, ma volendo si potrebbe partire dalla culla. Come si fa a non pensare male?”.
Mentre l’esito dei bandi regionali non è ancora noto, quelli comunali parlano chiaro. “I 4 gruppi aderenti al Cnca Lazio (Parsec, Il Cammino, La Tenda, Magliana 80), che gestivano in precedenza 10 servizi, si riducono a un unico gruppo con un unico servizio – spiega il Cnca -. La cooperativa Il Cammino ha perso tutti e otto i servizi che gestiva fino a qualche mese fa. Da ciò consegue che dal volume di 1.700.000 euro circa di finanziamento con l’impiego di circa 70 operatori, si passa a 105.000 euro con soli 5 operatori impegnati. Se la parola epurazione sembra esagerata, qualcuno ci dica quella giusta”. A preoccupare anche la qualità dei servizi che verranno offerti secondo quanto previsto dal nuovo bando, soprattutto per i centri diurni. “A Roma ne esistevano 6 – spiega il Cnca . Ognuno poteva prendersi cura di 10 tossicodipendenti per volta. Con il nuovo bando i Centri diurni “a bassa soglia” diventano 2, gli utenti da seguire 30 e il finanziamento sale da 108.456 a 143.000 euro: con un 30% in più di risorse si vuole alzare l’utenza del 300%”.
Una vicenda che vede il Cnca e altre realtà storiche della capitale in tema di tossicodipendenze sconfitte, mentre vincono organizzazioni che secondo lo stesso Cnca non avrebbero esperienza nel settore, tranne in alcuni casi. Vincitrici soprattutto le organizzazioni “di area” quali il Modavi (che tuttavia ha esperienza nel settore tossicodipendenze), Asi-ciao e la Cooperativa sociale Integra, insieme ad altre realtà. Sono una quindicina, spiega il Cnca, le organizzazioni che accedono per la prima volta ai finanziamenti del fondo comunale gestito dall’Agenzia comunale per le tossicodipendenze. (ga)
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