Roma, un monumento per ricordare gli stermini dimenticati
ROMA – Il Giorno della Memoria sarà anche il giorno degli stermini dimenticati. Quelli dei rom, dei sinti, dei disabili e degli omosessuali. Lunedì 27 gennaio, infatti, l’Opera Nomadi, l’Avi (Associazione vita indipendente delle persone disabili), il Circolo di cultura Omosessuale “Mario Mieli”, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, l’Aned (Ass.ne Ex-deportati) e Claudio Procaccia della Comunità Ebraica celebreranno a Roma il Giorno della Memoria con una fiaccolata che quest’anno si svolgerà alle ore 17.30 da Piazza dell’Esquilino a Via degli Zingari 54, dove verrà deposta una corona di fiori ai piedi della lapide che ricorda il comune sterminio patito dal popolo dei Rom/Sinti e dal popolo ebraico.
Interverranno l’assessore alle Politiche Educative Cattoi , la presidente del Municipio I Sabrina Alfonsi ed è prevista la presenza dell’Assessore Cutini. Sono stati invitati alla manifestazione anche la ministra per l’Integrazione Cecile Kyenge, il presidente della Commissione Diritti Umani Manconi, il direttore dellUnar Marco De Giorgi e l’assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio.
Ieri intanto, sempre nella capitale, si è tenuta una conferenza stampa sulla “Memoria dimenticata nello spazio urbano di Roma”, con la quale si è auspicato che “il 2014, anno in cui ricorre il 70° anniversario delle Fosse Ardeatine e della Liberazione di Roma, sia occasione per ricordare tutte le vittime del nazifascismo e per integrare finalmente la Legge 2011 come 23 senatori nel 2006 invano chiesero (su nostra diretta sollecitazione) al Governo Prodi con una proposta di legge integrativa”. L’iniziativa anche ieri è stata di Opera Nomdai, Anpi, Agenzia per la vita indipendente e Circolo Mario Mieli.
“Nel 2013 una delibera approvata dall’Assemblea capitolina, su iniziativa di Gemma Azuni, aveva dato la speranza di poter vedere la realizzazione di un monumento che ricordasse le vittime del nazifascimo orfane di memoria – hanno detto i promotori dell’incontro -. Ci riferiamo agli omosessuali, transessuali, alle persone con disabilità, ai rom e sinti. Esiste già una lapide che ricorda questi ultimi, in via degli Zingari 54, dove ogni anno, il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, una fiaccolata ricorda gli stermini dimenticati. L’assenza di una targa commemorativa per l’Homocaust e l’Aktion T4 pone l’interrogativo su quale sia la memoria collettiva della nostra città in merito a questi stermini, quanto è stato condiviso e quali siano le sensibilità istituzionali interessate a rappresentare, senza discriminazioni, la storia”.
“Siamo consapevoli – hanno aggiunto - che la conoscenza dell’orrore nazifascista non può essere trasmessa attraverso luoghi di memoria e simboli e va privilegiato un percorso pedagogico e didattico, infatti le nostre attività associative sono costantemente rivolte ai giovani che incontriamo nelle scuole dove attivamente proponiamo seminari, laboratori e incontri. Ed infatti nel 2009 le nostre tre associazioni (coordinate all’interno della CASA della MEMORIA dal Delegato alla Memoria Claudio Procaccia e con l’ulteriore assistenza storico-scientifica del Prof. Giorgio Giannini) hanno presentato, anche di concerto con la Comunità Ebraica e l’Anpi, agli uffici del Dipartimento Politiche Educative del Comune di Roma un progetto di intervento nelle scuole romane, preceduto peraltro dalla pubblicazione di un filmato (con il Consiglio Provinciale di Roma) e di un libro (Casa Editrice CISU) specifici. Nell’ottobre del 2013 tale Progetto è stato ripreso in considerazione dall’Assessora Cattoi”.
“Offrire a tutta la cittadinanza romana uno spazio e un riferimento evocativo di tutte le vittime del nazifascismo avrebbe anche il merito di restituire la funzione educativa all’amministrazione capitolina”, hanno concluso.