14 aprile 2014 ore: 18:09
Immigrazione

Rosarno, tendopoli al collasso. Il sindaco: “Costretto a sgomberare”

Nell’accampamento della piana di Gioia Tauro vivono mille migranti senza acqua, luce e servizi igienici. Oggi l’incontro in prefettura alla presenza del viceministro dell’Interno Bubbico e del ministro per gli Affari regionali Lanzetta
L'ingresso della Tendopoli di San Ferdinando

L'ingresso della Tendopoli di San Ferdinando

L'ingresso della Tendopoli di San Ferdinando (Rc)
L'ingresso della Tendopoli di San Ferdinando

Reggio Calabria. “La mia città non può essere definita come la ‘vergogna d’Europa’, così come ha fatto una televisione tedesca qualche giorno fa. La situazione che si è venuta a creare con la tendopoli dei migranti è un’offesa alla civiltà, una situazione ormai insostenibile. Se le istituzioni non ci verranno incontro, allora sarò costretto ad emanare l’ordinanza di sgombero”. A parlare così è Domenico Madafferi, sindaco di San Ferdinando, la cittadina nella Piana di Gioia Tauro che dal 2012 ospita la tendopoli dei migranti per la maggior parte provenienti dall’Africa.

Domenico Madafferi
Domenico Madafferi_sindaco di San Ferdinando ( Rc)

L’accampamento si è spostato dalla vicina Rosarno a San Ferdinando dopo la rivolta dei lavoratori stagionali del gennaio di quattro anni fa; la tendopoli è sorta al centro dell’area industriale che di produttivo ha solo il nome, in quanto si tratta di un’area desolata e abbandonata a se stessa. Madafferi ha partecipato oggi pomeriggio all’incontro che si è tenuto nella prefettura di Reggio Calabria alla presenza del viceministro dell’Interno Filippo Bubbico e del ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta.

Il primo cittadino di San Ferdinando ha dichiarato di essere stato rassicurato dai due rappresentanti del governo nazionale. Bubbico e Lanzetta hanno garantito il loro interessamento alla complessa e spinosa vicenda, a cominciare dalla delocalizzazione dei migranti che, nell’intenzione dei due esponenti dell’esecutivo, dovrebbero quindi essere trasferiti in diverse zone. “Ho fatto presente al ministro e al viceministro che il mio comune non ha le risorse e i mezzi per sostenere ancora la tendopoli – ha affermato Madafferi – la situazione è veramente al limite sul piano umano e sociale. Ho accolto favorevolmente la disponibilità dei rappresentanti di governo a venire incontro alla mia amministrazione e a tutto il territorio della Piana per cercare di risolvere la situazione. Tuttavia – ha sottolineato il sindaco di San Ferdinando – se le parole rimarranno tali, se non dovesse arrivare il sostegno annunciato, mi vedrò costretto a sgomberare la tendopoli”. Nell’accampamento vivono circa mille persone dove in realtà dovrebbero risiederne circa la metà. La vita degli immigrati si è ulteriormente complicata negli ultimi mesi perché non solo è venuto meno il lavoro nei campi per la crisi del comparto agricolo, ma sono diventati carenti o quasi inesistenti gli aiuti delle associazioni di volontariato per i casi di scabbia e tubercolosi riscontrati fra gli occupanti della tendopoli che vivono senza acqua potabile, senza servizi igienici e senza luce elettrica. (msc) 

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