Rosarno, tendopoli al collasso. Il sindaco: “Costretto a sgomberare”
L'ingresso della Tendopoli di San Ferdinando
L'ingresso della Tendopoli di San Ferdinando (Rc) |
Reggio Calabria. “La mia città non può essere definita come la ‘vergogna d’Europa’, così come ha fatto una televisione tedesca qualche giorno fa. La situazione che si è venuta a creare con la tendopoli dei migranti è un’offesa alla civiltà, una situazione ormai insostenibile. Se le istituzioni non ci verranno incontro, allora sarò costretto ad emanare l’ordinanza di sgombero”. A parlare così è Domenico Madafferi, sindaco di San Ferdinando, la cittadina nella Piana di Gioia Tauro che dal 2012 ospita la tendopoli dei migranti per la maggior parte provenienti dall’Africa.
Domenico Madafferi |
L’accampamento si è spostato dalla vicina Rosarno a San Ferdinando dopo la rivolta dei lavoratori stagionali del gennaio di quattro anni fa; la tendopoli è sorta al centro dell’area industriale che di produttivo ha solo il nome, in quanto si tratta di un’area desolata e abbandonata a se stessa. Madafferi ha partecipato oggi pomeriggio all’incontro che si è tenuto nella prefettura di Reggio Calabria alla presenza del viceministro dell’Interno Filippo Bubbico e del ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta.
Il primo cittadino di San Ferdinando ha dichiarato di essere stato rassicurato dai due rappresentanti del governo nazionale. Bubbico e Lanzetta hanno garantito il loro interessamento alla complessa e spinosa vicenda, a cominciare dalla delocalizzazione dei migranti che, nell’intenzione dei due esponenti dell’esecutivo, dovrebbero quindi essere trasferiti in diverse zone. “Ho fatto presente al ministro e al viceministro che il mio comune non ha le risorse e i mezzi per sostenere ancora la tendopoli – ha affermato Madafferi – la situazione è veramente al limite sul piano umano e sociale. Ho accolto favorevolmente la disponibilità dei rappresentanti di governo a venire incontro alla mia amministrazione e a tutto il territorio della Piana per cercare di risolvere la situazione. Tuttavia – ha sottolineato il sindaco di San Ferdinando – se le parole rimarranno tali, se non dovesse arrivare il sostegno annunciato, mi vedrò costretto a sgomberare la tendopoli”. Nell’accampamento vivono circa mille persone dove in realtà dovrebbero risiederne circa la metà. La vita degli immigrati si è ulteriormente complicata negli ultimi mesi perché non solo è venuto meno il lavoro nei campi per la crisi del comparto agricolo, ma sono diventati carenti o quasi inesistenti gli aiuti delle associazioni di volontariato per i casi di scabbia e tubercolosi riscontrati fra gli occupanti della tendopoli che vivono senza acqua potabile, senza servizi igienici e senza luce elettrica. (msc)