8 aprile 2016 ore: 14:05
Salute

Salute e povertà, "serve anagrafe per persone fragili"

Lo chiedono acli e Fap Roma. "Il tema del cittadino fragile, molto spesso anziano, e l'ospedale e' quanto mai attuale e per certi versi e' anche un'emergenza sociale che va affrontata al piu' presto"
Povertà sanitaria. Anziana legge le medicine

Roma - "Il tema del cittadino fragile, molto spesso anziano, e l'ospedale e' quanto mai attuale e per certi versi e' anche un'emergenza sociale che va affrontata al piu' presto. In base alla nostra esperienza concreta sul territorio crediamo opportuna la realizzazione di un'anagrafe sociale delle persone fragili nel territorio grazie al lavoro in rete tra societa' civile, Asl e Municipi, veri e propri enti di prossimita' per i cittadini". È quanto dichiarano in una nota congiunta Lidia Borzi', presidente Acli Roma e provincia, e Antonio Pitzoi, segretario Fap (Federazione Anziani e Pensionati) Acli Roma, intervenuti in occasione del convegno 'L'ospedale e il cittadino anziano fragile', che si sta svolgendo in questi giorni a Roma presso la sala Mancini della direzione generale Inps (in via Ciro il Grande, 21). L'evento e' promosso dalla struttura di Geriatria dell'Ospedale Sant'Eugenio, guidata dal professore Gianni Capobianco, e dalla Giano-Onlus, associazione per la promozione della cultura dell'invecchiamento in collaborazione con la Regione Lazio e la Asl Roma 2.

"Da parte nostra- proseguono Borzi' e Pitzoi- vogliamo metterci in gioco con la creazione di uno sportello della fragilita' che vede insieme Acli Roma, patronato e Fap per avvicinare i malati, e con essi le loro famiglie e aiutarli a trovare risposte ai molteplici bisogni, sostenerli nell'esigere i loro diritti e proporre servizi ad hoc. A questo occorre aggiungere il potenziamento dei corsi per assistenti familiari e per anziani fragili e le iniziative come il Taxi Sociale, con cui, gratuitamente, accompagniamo anziani e persone fragili in difficolta' a fare visite mediche o sbrigare commissioni, grazie a nostri volontari, tra cui molti anziani attivi, nel I Municipio".

La malattia e la fragilita', aggiungono Borzi' e Pitzoi, costituiscono oggi fattori "di caduta sotto la soglia di poverta' , dando vita ad un vero e proprio circolo vizioso tra malattia, solitudine e poverta, le famiglie con a carico un anziano fragile spesso hanno bisogno di orientamento, aiuto, sostegno, per far si' che l'anziano mantenga l'autonomia per il maggior tempo possibile. Allora, in questo tempo di crisi che non e' solo economica ma anche relazionale, morale, valoriale, e' quanto mai urgente avviare un sistema di prevenzione e di accompagnamento a tutto tondo, in cui istituzioni, sanita' e Terzo Settore, nel segno di una sussidiarieta pienamente agita, possano rispondere in maniera puntuale ai variegati e crescenti bisogni che sovente intrecciano il sociale e il sanitario in una logica di interdipendenza".

Concludono Borzi' e Pitzoi: "Desideriamo ringraziare in particolare il professor Giovanni Capobianco, con cui abbiamo avviato da tempo non solo un dialogo proficuo, ma anche una fattiva collaborazione che mette in rete il mondo medico-scientifico e le associazioni come Giano onlus, la Fap e le Acli stesse per offrire risposte integrate alle persone fragili e in particolare, nel nostro caso, agli anziani".

(DIRE)

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