Salute, Isin: al via un seminario su nucleare e radioprotezione con l'Uic
ROMA - "Anche sui temi del nucleare e della radioprotezione, l'informazione deve essere per tutti: per questa ragione Isin, in collaborazione con l'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (Uic)- Sezione Territoriale di Roma, ha organizzato un seminario, che si svolgerà il prossimo 12 dicembre presso la sede dell'Ispettorato per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (Isin) a Roma, dedicato ad un'utenza di ciechi e ipovedenti. Per i partecipanti, la possibilità di partecipare in presenza accompagnati dai loro cani guida". Lo rende noto l'Isin.
"L'evento- spiegano- potrà essere seguito anche collegandosi in videoconferenza attraverso la piattaforma Zoom. Le iniziative di divulgazione e informazione al pubblico rappresentano un importante momento di aggregazione, coesione sociale e cultura ma, molto spesso, sono organizzate per rispondere alle esigenze di un'utenza indifferenziata. In assenza di accorgimenti che rendano un evento adatto alla fruizione anche da parte della popolazione con disabilità, si taglia inevitabilmente fuori un'importante porzione di cittadinanza".
Infatti revela l'Isin: "Il Ministero della Salute stima infatti che le persone con disabilità visive totali o parziali residenti in Italia siano circa 110.000. Il seminario Isin sui temi della sicurezza nucleare e della radioprotezione è stato progettato con attenzione alle migliori soluzioni possibili per raggiungere e coinvolgere i partecipanti ciechi e ipovedenti, facendo leva su un concetto di accessibilità non solo rispettosa della legge ma che sappia essere funzionale, efficiente, comoda e soprattutto di qualità".
"Dopo i saluti istituzionali, gli esperti Isin illustreranno ai presenti e agli ospiti collegati da remoto cosa è accaduto nel nostro Paese dal punto di vista dell'approvvigionamento energetico e su quali aspetti si sta articolando oggi il dibattito sul nucleare. Spazio sarà dedicato al tema della gestione dei rifiuti radioattivi e all'esigenza di dotarsi di un deposito nazionale. La presenza di gas radon negli ambienti indoor (abitazioni private o sedi di lavoro), ci riguarda tutti: sappiamo di cosa si tratta e in che modo possiamo evitare l'esposizione a questo gas cancerogeno? Parleremo, infine, di emergenze nucleari e radiologiche: gli scenari possibili, come vengono gestiti, quali sono i soggetti istituzionali coinvolti", conclude la nota. (DIRE)