Salute mentale, il lavoro di volontari e operatori nella periferia milanese
MILANO - Nel quartiere di case popolari Molise-Calvairate da 18 anni un gruppo di volontari e operatori sta prendendosi cura quotidianamente persone con problemi di salute mentale. Nel 2000 ne seguivano una ventina, oggi 120. Il progetto "Proviamociassieme" è promosso dalla Casa della Carità e dall'ospedale Fatebenefratelli, con il sostegno del Comune di Milano. In uno dei locali al piano terreno dei palazzoni del quartiere è stato creato un luogo di incontro, in cui le persone possono essere accolti, ascoltati e con i quali vengono condivisi momenti conviviali e artistici. Non solo. Gli operatori sono stati nelle case di queste persone e, quando necessario, hanno tinteggiato, aggiustato rubinetti o tapparelle, aiutato a fare le pulizie. Perché la qualità della vita è legata alla qualità della casa in cui si abita. Con una semplice riparazione si può migliorare la vita di una persona e creare una relazione di fiducia.
"Questo progetto dimostra che è possibile affrontare il disagio psichico -commenta don Virginio Colmegna, presidente della Casa delle Carità, che ha presentato oggi i risultati del progetto-. Le persone sono così protagoniste delle loro cure, sostenute dagli operatori. È aumentato il benessere generale dei beneficiari del progetto". Molte persone seguite con il progetto non hanno più avuto bisogno di ricoveri ospedalieri.
Uno dei frutti di "Proviamocassieme" è il film "Io e l'I.A.", in cui utenti e operatori recitano insieme: una storia fantascientifica dell'umanità, che narra anche l'evoluzione con cui è stata concepita nei secoli la malattia mentale. (dp)