San Vittore, 142 detenuti firmano per le leggi su tortura, carceri e droghe
Foto di Eligio Paoni
MILANO - "Abbiamo avuto poco tempo, solo tre ore. Ma è stato un buon risultato": Alessandra Naldi, garante dei detenuti di Milano, il 24 giugno scorso ha raccolto 142 firme tra i detenuti di San Vittore a favore delle tre leggi di iniziativa popolare su tortura, carceri e droghe. "Molti erano ben informati -aggiunge-. E quasi tutti mi chiedevano se si farà o no un indulto o se ci sarà un'amnistia". Hanno potuto firmare solo chi ha la cittadinanza italiana e non ha subito una condanna che prevede l'interdizione dai pubblici uffici. La raccolta firme verrà fatta nelle prossime settimane anche nelle carceri di Bollate e Opera.
Intanto venerdì 5 luglio una delegazione di parlamentari, invitati dal Garante dei detenuti di Milano, visiterà il carcere di San Vittore. "Ci farà da guida Maria Laura Fadda, magistrato di sorveglianza -precisa Alessandra Naldi-. Speriamo così di sensibilizzare deputati e senatori a fare di più per le condizioni di vita dei detenuti".
Le tre leggi di iniziativa popolare sono finalizzate a introdurre il delitto di tortura nel codice penale, a cambiare la legge Fini-Giovanardi sulle droghe e a ripristinare la legalità nelle carceri affollate. Promotori della raccolta firme sono una quarantina di associazioni e Cgil, Cisl e Uil. (dp)