Sanità, Cnt: nel 2017 oltre 3.500 trapianti da donatore deceduto
ROMA - Nel 2017 il numero di trapianti da donatore deceduto supera per la prima volta la quota dei 3.500, attestandosi finora su 3.688 interventi. Lo fa sapere il Centro Nazionale Trapianti in occasione dell'Open day per la stampa. I dati sono aggiornati al 30 novembre 2017. Aumentano i trapianti di rene, che passerebbero dai 1.796 del 2016 a 1.971 nel 2017, e quelli di fegato (da 1.213 nel 2016 a 1.309 quest'anno). Si conferma il trend di crescita degli ultimi tre anni dei trapianti di cuore (da 266 nel 2016 a 272 nel 2017); in calo di qualche unita' i trapianti di polmone (da 147 nel 2016 a 144 nel 2017). Con l'aumento delle donazioni e dei trapianti si registra una flessione dei pazienti in lista di attesa; se si confrontano i dati dei pazienti in lista al 31/12/2016 (9.026) con quelli al 30/11/2017 (8.774) emerge una riduzione di 252 pazienti in lista. Per il secondo anno consecutivo calano i pazienti iscritti in lista per il rene (-271 rispetto al 2016); in diminuzione anche quelli per il fegato (-17 rispetto al 2016).
Anche i dati in proiezione, aggiornati a dicembre 2017, sull'attivita' di donazione e trapianto di cellule staminali emopoietiche confermano un trend positivo. Quest'anno si chiuderebbe, infatti, con 500.000 donatori iscritti nel Registro IBMDR- Italian Bone Marrow Donor Registry con piu' di 20.000 donatori iscritti nel 2017. Un ulteriore dato positivo riguarda la crescita dei giovani donatori iscritti, con particolare riferimento a quelli della fascia 18-25 anni; questi donatori, tra l'altro, presentano un alto livello di tipizzazione e sono, quindi, immediatamente disponibili alla comunita' dei trapiantologi italiani e di tutto il mondo.
Si consolida la tendenza in aumento degli ultimi 3 anni per quanto riguarda le donazioni di cellule staminali emopoietiche da donatore volontario iscritto al Registro IBMDR: nel 2016 sono state 208 contro le 190 del 2015 e le 169 del 2014. Al 7 dicembre 2017 sono state registrate 209 donazioni e sono ancora previste 7 entro la fine dell'anno. Risulta in calo l'utilizzo delle unita' di sangue cordale a scopo di trapianto; su questa diminuzione influisce l'impiego sempre piu' crescente di cellule staminali emopoietiche prelevate da donatore semi-compatibile (noto come aploidentico).
Si riducono anche gli autotrapianti; questa flessione e' dovuta all'introduzione di nuovi famaci sempre piu' efficaci per alcune malattie (come la leucemia mieloide cronica) e alla sempre piu' crescente possibilita' di identificazione di un donatore allogenico (sia da Registro IBMDR che aploidentico). Al calo dei trapianti autologhi si associa la crescita dei trapianti allogenici; i dati in proiezione al 31/12/2017 indicano che si chiuderebbe l'anno con 1896 interventi. Di questi, 829 provengono da donatore non familiare.
Gli accertamenti di morte nel 2017 registrano un +10,8% rispetto al 2016, con 45,2 accertamenti eseguiti per milione di popolazione-pmp. Al 15 dicembre 2017 ci sono stati 50 accertamenti con criteri cardiaci, 43 donatori e 30 donatori utilizzati; ci sono stati 15 trapianti di fegato, 29 di rene e 3 di polmone.
(DIRE)