Sanità, Confcooperative: spostare l'1% della spesa dai servizi ospedalieri all'assistenza
ROMA - "Proponiamo di spostare l'1% della spesa sanitaria dai servizi ospedalieri alla rete di assistenza primaria sul territorio. Un giorno di degenza costa fino a dieci giorni di assistenza domiciliare, allora questo spostamento non riduce le prestazioni sanitarie, ma le moltiplica". Maurizio Gardini, presidente Confcooperative, lo dice nel suo intervento all''assemblea nazionale in corso a Roma. "Il nostro modello e'' quello di una stretta connessione tra il sociale, il socio sanitario e il sanitario, per la presa in carico complessiva della persona- spiega Gardini- il welfare sussidiario, cooperativo e mutualistico non sarà un fenomeno secondario e accessorio. Il suo protagonismo è necessario e già oggi le nostre 6.500 cooperative con 240.000 occupati erogano servizi di welfare a 6 milioni di italiani".
"Non spostare la spesa ospedaliera". Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin risponde cosi'' alla proposta di Confcooperative. "Abbiamo due realta'' diverse - dice Lorenzin arrivando all''assemblea - il fondo sanitario che serve per i trattamenti e le cure e poi abbiamo la necessita'' di potenziare l''integrazione sul socio assistenziale anche trovando un nuovo metodo di lavoro, un nuovo metodo per decodificare i meccanismi di costo, remunerazione e valutazione delle performance in modo tale da avere una integrazione reale socio sanitaria come oggi avviene ma soltanto in parte". (DIRE)