Sanità, Faraone: "I nuovi lea sono uno strumento di civiltà e democrazia"
Roma - "Avevamo cercato di riformare la sanita' con la riforma, appunto, del titolo V della Costituzione. Ma questo non ci e' riuscito. Cosi', in un Paese in cui la sanita' continua ad essere parcellizzata per regioni, i nuovi Lea rappresentano uno strumento di civilta' e democrazia perche' cercano di costruire un livello di assistenza minimo per tutti, al di la' delle differenze territoriali". Cosi' il sottosegretario alla Salute, Davide Faraone, intervistato dall'agenzia Dire in occasione del seminario 'Livelli essenziali di assistenza' organizzato oggi a Roma dal Cupla - Comitato unitario pensionati lavoro autonomo.
"Cosa cambiera' per gli anziani con i nuovi Lea? Aggiorneremo le tariffe per le prestazioni rispetto ad alcuni interventi- risponde Faraone- ma il fatto straordinario e' soprattutto che finalmente i nuovi Lea si aggiorneranno di anno in anno e non capitera' piu' che per decenni i Lea rimangano legati a una societa' che non c'e' piu'. Siamo quindi intervenuti su alcune malattie, sui vaccini e su tante altre questioni- conclude il sottosegretario- che riguardano anche gli anziani e non solo".
(DIRE)