Sanità, i consiglieri regionali veneti donano il sangue: "imitateci"
VENEZIA - Sono circa 143 mila i donatori di sangue per Avis in Veneto. Molti, moltissimi, ma non abbastanza, perche' il fabbisogno continua ad aumentare a causa di fattori come l'aumento dell'aspettativa di vita, la capacita' di effettuare operazioni molto piu' complesse, e quindi di salvare la vita ad un numero maggiore di persone, e la donazione di sacche di sangue ad altre regioni, cinque al momento, che da questo punto di vista sono in difficolta'. Per promuovere la donazione, oggi all'ospedale Santi Giovanni e Paolo di Venezia i consiglieri regionali Roberto Ciambetti (Ln), Nicola Finco (Ln), Alberto Villanova (Zp), Bruno Pigozzo (Pd), Manuel Brusco (M5s), Patrizia Bartelle (M5s) e gli assessori alla Sanita' e al Lavoro, Luca Coletto ed Elena Donazzan, si sono riuniti in conferenza stampa, dopo aver in alcuni casi donato il sangue ed in altri effettuato il test di idoneita'.
"Abbiamo voluto dare un esempio concreto di solidarieta' donando il sangue. Dire, fare, donare: questa e' la sintesi della nostra iniziativa che vuole stimolare la disponibilita' a donare non solo il sangue ma anche gli organi", spiega il democratico Bruno Pigozzo, promotore dell'iniziativa e dell'intergruppo di consiglieri donatori istituito l'anno scorso. "Senza sacche di sangue le nostre sale operatorie super tecnologiche non funzionano, sono come Ferrari senza benzina", aggiunge Coletto, mentre il direttore Avis di Venezia, Sandro Cicogna, ricorda le importanti iniziative formative fatte nelle scuole, che hanno permesso di avere 200 nuovi donatori dall'inizio dell'anno, tra cui 170 ragazzi di eta' compresa tra i 19 e i 25 anni. "Chiedo ai giovani, anche all'inizio di quest'anno scolastico, una riflessione sul dono. Si dona al momento e nell'eta' giusta. "È una scelta importante, che aiuta chi ha bisogno, chi sta peggio di noi, aiuta la nostra realta', aiuta il Veneto", conclude Donazzan. (DIRE)