15 settembre 2023 ore: 15:55
Salute

Sanità lombarda, Cnca: “Sconcerto per la decisione del Consiglio regionale di non ammettere 3 quesiti referendari”

Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca) esprime “sconcerto” per la decisione del Consiglio regionale della Lombardia di non ammettere i tre quesiti referendari presentati a fine luglio per cambiare la sanità lombarda, mettendo in discussione la parità tra pubblico e privato. “Ci auguriamo anche il Tar riconosca la facoltà dei cittadini lombardi a esprimersi su questioni che riguardano il diritto alla salute”

Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca) esprime “sconcerto” per la decisione del Consiglio regionale della Lombardia di non ammettere i tre quesiti referendari presentati a fine luglio per cambiare la sanità lombarda, mettendo in discussione la parità tra pubblico e privato. Contro la loro ammissibilità si sono schierati i consiglieri della maggioranza di centrodestra.

Afferma il Cnca: “I tre quesiti, firmati da un centinaio di cittadini e cittadine lombardi, avevano l’obiettivo di riscrivere le regole della sanità lombarda: il primo avrebbe eliminato il richiamo all’equivalenza tra l’offerta sanitaria e socio-sanitaria delle strutture pubbliche e private accreditate, il secondo avrebbe impedito alle ATS di autorizzare la stipula di accordi anche con soggetti privati accreditati, il terzo avrebbe escluso i soggetti erogatori privati dalla possibilità di istituire degli ospedali di comunità e delle case di comunità previste dal piano nazionale di ripresa e resilienza”.

“Ci auguriamo che il ricorso al Tar annunciato dal comitato referendario dia un esito diverso, riconoscendo ai cittadini lombardi la facoltà di esprimersi su questioni che riguardano il fondamentale diritto alla salute”, conclude il Cnca. Che chiede, inoltre, che “tale diritto ispiri anche le decisioni che verranno assunte da governo e Parlamento in merito alla prossima legge finanziaria, che dovrebbe prevedere un aumento del finanziamento per la sanità, così da portare l’Italia ai livelli di investimento dei principali paesi europei. Anche per questo, e per difendere la sanità pubblica, la nostra Federazione ha aderito alla manifestazione ‘La via maestra. Insieme per la Costituzione’, indetta dalla Cgil e da numerose associazioni, che si terrà il 7 ottobre prossimo”.
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