9 febbraio 2011 ore: 18:00
Società

Sardegna, oltre mille rom e 15 campi

Dopo la tragedia di Roma, cresce la preoccupazione anche nell’Isola per le condizioni di vita nei campi: una quindicina quelli che sono attualmente in funzione, tra autorizzati e abusivi
CAGLIARI – Cresce la popolazione rom in Sardegna: oltre un migliaio sono quelli che vivono nell’Isola nei campi autorizzati o in quelli abusivi. In molti casi si tratta di situazioni-limite, con un’emergenza igienico-sanitaria che preoccupa associazioni di volontariato e amministrazioni. Oltre centocinquanta nomadi abitano stabilmente nel campo attrezzato di Cagliari, tra la statale 131 e la 554. Dopo gli scontri degli anni scorsi, ora i clan vivono sostanzialmente in pace, ma l’area è una bomba ecologica: gli incendi sono ormai settimanali, appiccati dagli stessi abitanti per scogliere quintali di cavi elettrici ed estrarre il rame, col risultato che l’intera zona è spesso ricoperta da un fumo scuro col pericolo della diossina. Tolto quello del capoluogo sardo, in Sardegna si contano una quindicina di aree sosta, abitate perlopiù da rom. Nove sono i clan che vivono nel campo di Alghero, che contano ormai una settantina di persone. Spesso al centro di polemiche, l’area che si trova nella strada per l’aeroporto di Fertilia è attiva dalla prima metà degli anni Ottanta. Una settantina, invece, sono i rom che vivono nel campo di Carbonia: nell’area attrezzata con prefabbricati, acqua e corrente, vivono una cinquantina di persona suddivisi in 4 clan storici. In un secondo campo abusivo, invece, vivono una quindicina di rom di un’altra famiglia. Nell’Oristanese esistono due campi attrezzati: a San Nicolò d’Arcidano e Ghilarza. Nel primo vivono una settantina di persone (11 nuclei familiari), perfettamente integrate con la popolazione, mentre a Ghilarza ci sono 4 clan e circa 35 rom. Un centinaio, invece, sono gli ospiti del campo sosta regolare di Olbia (28 famiglie), mentre a Sassari nell’area attrezzata dal Comune ci sono una quindicina di famiglie e circa un centinaio di rom. A Nuoro, invece, l’unica presenza si trova a Pratosardo, nella zona industriale: un clan di non più di venti persone che rappresenta una presenza storica, ben integrata con anche i bambini che frequentano le scuole. Altri campi sono segnalati a Porto Torres (12 nuclei e 70 persone), Selargius (10 clan e una cinquantina di persone), Monserrato (5 famiglie per circa 35 residenti), mentre una famiglia vive anche a Pabillonis e quattro a San Gavino, per un totale di circa una trentina di rom. (fp)
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