25 marzo 2024 ore: 16:42
Economia

Save the Children: “Un bambino su 7 in povertà assoluta, Tema sia al centro dell’agenda politica”

Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children Italia, commenta i dati Istat. “La povertà assoluta è un’emergenza che condiziona non solo il presente ma anche il futuro dei più piccoli: blocca sul nascere talenti e aspirazioni negando a bambine, bambini e adolescenti che nascono in contesti più difficili pari opportunità di crescita”

“Provvedimenti immediati per affrontare l’emergenza e una strategia nazionale integrata di lungo termine per assicurare a tutte le bambine e i bambini e gli adolescenti che vivono in Italia le stesse opportunità di crescita”. Lo chiede Save the Children, alla luce dei nuovi allarmanti dati sulla povertà assoluta pubblicati stamattina dall’Istat.

Secondo le stime preliminari, nel 2023 l’incidenza di povertà assoluta individuale per i minori ha raggiunto il valore più alto della serie storica dal 2014, attestandosi al 14%. I minori in povertà assoluta nel nostro Paese sono 1,3 milioni. La presenza di figli minori continua a essere un fattore che espone maggiormente le famiglie al disagio socio-economico; l’incidenza di povertà assoluta si conferma infatti più marcata per le famiglie con almeno un figlio minore (12,0%), rispetto alla generalità delle famiglie (8,5%).

“I dati Istat sono allarmanti e confermano la necessità di porre il tema della povertà minorile in cima all’agenda politica – dichiara Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children Italia –. La povertà assoluta è un’emergenza che condiziona non solo il presente ma anche il futuro dei più piccoli: blocca sul nascere talenti e aspirazioni negando a bambine, bambini e adolescenti che nascono in contesti più difficili pari opportunità di crescita. È fondamentale intervenire per contrastarla con provvedimenti immediati, come la gratuità delle mense scolastiche per i minori in povertà, e con una strategia nazionale capace di integrare politiche nell’area dell’istruzione, della salute, dell’economia, dalle politiche abitative e dei servizi per la prima infanzia, secondo un approccio centrato sui minori, e con risorse dedicate”.
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