9 giugno 2014 ore: 15:21
Immigrazione

Sbarchi, 529 migranti arrivati a Palermo: le chiese aprono le porte

Tra loro 390 uomini, 120 donne e 19 bambini. L'assessore Agnese Ciulla: “Tutti i comuni stanno facendo la loro parte ma non ce la fanno più. Stiamo tamponando con cerotti la falla di una diga”
Caritas Palermo Sbarchi a Palermo: porto arrivo nave migranti 1

Porto di Palermo, l'arrivo dei migranti. Foto: Caritas Palermo

I migranti arrivati oggi al porto di Palermo. Foto: Caritas Palermo
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PALERMO – Altri 529 migranti sono arrivati oggi al porto di Palermo con il mercantile panamense City of Sidon. Le operazioni di soccorso sono state coordinate dalla prefettura in collaborazione con l’Asp, la Crocerossa, la protezione civile e la Caritas di Palermo. Tra i migranti ci sono 390 uomini, 120 donne e 19 bambini. Tra loro, 260 - quasi tutti eritrei - sono stati presi in carico dalla Caritas di Palermo che ha attivato, oltre ai due centri Santa Rosalia e San Carlo, il Pig (punto incontro giovani  di p. Messina) e la chiesa di San Carlo e all’Oasi Giovani Padre Puglisi, a Giacalone (Pa). Il resto dei migranti andrà nei centri della provincia, rispettivamente a Isnello e Piana degli Albanesi. Alcuni minori saranno trasferiti nelle due comunità di Borgetto e ad Altavilla Milicia e nella comunità Il Germoglio di Massimo Lo Vetere. Inoltre, quattro parrocchie della città hanno dato la loro disponibilità ad accogliere i migranti. 

Le operazioni di soccorso. Foto: Caritas Palermo
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L’Asp con la sua equipe composta da 40 operatori di cui 18 medici e fra questi due pediatri, una ginecologa e un dermatologo, 6 mediatori culturali e 4 infermieri ha visitato i migranti in due postazioni sanitarie distinte, una per donne e bambini e l’altra per uomini. Per due donne in gravidanza si è reso necessario il trasporto in ospedale per alcuni accertamenti sanitari. Anche la Caritas di Palermo con i suoi 20 operatori ha preso parte alla task-force che sta accogliendo gli immigrati al loro arrivo. Ai migranti gli operatori della Caritas stanno distribuendo beni di prima necessità, quali cibo, acqua, pannolini, vestiti, scarpe e ciabatte. 

Porto di Palermo, l'arrivo dei migranti. Foto: Caritas Palermo
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“Stiamo aprendo le porte ai nostri fratelli e sorelle migranti – dichiara don Sergio Mattaliano, direttore della Caritas di Palermo – mettendo a loro disposizione i locali delle nostre strutture caritative, che da gennaio sono operative  per dare accoglienza straordinaria agli immigrati.  I nostri volontari e operatori stanno già provvedendo a fornire loro cibo, acqua e altri beni di prima necessità e stiamo lavorando  per fornire loro ospitalità nel migliore dei modi possibili. Ringrazio tutti gli operatori che in queste ore stanno dando il meglio di loro stessi per rispondere ai primi bisogni di queste persone”.

Foto: Caritas Palermo
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“La situazione è molto complessa – afferma l’assessore alla cittadinanza sociale Agnese Ciulla -. Prevediamo in Sicilia un’estate di continui arrivi. La situazione va però affrontata non soltanto in termini di accoglienza in emergenza ma anche in termini di prevenzione delle partenze per capire cosa succede in Libia. L’accoglienza organizzata in questo modo ha un costo elevato che richiede grandi sforzi ma con pochi risultati”. “Mi auguro che si affronti la realtà a livello nazionale ed europeo in maniera diversa – aggiunge l’assessore -. Tutti i comuni stanno facendo la loro parte ma non ce la fanno più. Noi ci siamo, siamo disponibili, ci mettiamo a servizio ma dobbiamo discutere sulle strade da perseguire. In questo momento è come se avessimo la falla di una diga che stiamo tamponando con dei cerotti. Il flusso migratorio da problema dobbiamo, tutti insieme, farlo diventare un tema da affrontare in maniera più strutturata soprattutto in chiave europea”. (set)

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