Sbarchi, Arci: “Urgente un piano nazionale per l’accoglienza”
ROMA – “Con il solito approccio da furbetti lasciamo che siano altri a dover affrontare incombenze che riguardano anche noi e intanto ci lamentiamo di dover far fronte da soli al flusso di arrivi di richiedenti asilo”. È questo il commento di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell’Arci, a seguito dell’ultimo episodio di mala gestione dell’accoglienza dei 400 migranti sbarcati a Taranto e condotti a Roma e a Milano senza alcuna forma di tutela né di accoglienza.
L’Arci si dice indignata e chiede l’elaborazione di un piano nazionale per l’accoglienza, in grado di far fronte agli arrivi che proseguiranno durante la stagione estiva. “È ora di fare la nostra parte in maniera seria, ridando dignità a questo paese, alla sua Costituzione e dando risposte adeguate a chi arriva alle nostre frontiere in cerca di protezione. Solo così, superando approssimazioni e l’eterno richiamo all’emergenza, potremo fare appello alle responsabilità comuni dell’Europa”.
L’associazione ricorda che nell’anno corrente, su più di 40 mila richiedenti asilo sbarcati sulle nostre coste, meno della metà ha formalizzato la domanda di protezione internazionale, perché probabilmente fuggiti verso altre destinazioni, consentendo in questo modo all’Italia di scaricare le proprie responsabilità sugli altri paesi europei.