Sbarchi, Caritas: “Serve impegno europeo nel soccorso ma anche nell’accoglienza”
ROMA – “Siamo tra i primi ad aver chiesto al governo che Mare nostrum continuasse, ma oggi, nella consapevolezza che sarà difficile ripristinare l’operazione della Marina militare, chiediamo che venga predisposto un dispositivo di salvataggio e soccorso in mare europeo. Allo stesso modo ci deve essere una corresponsabilizzazione degli altri paesi dell’Unione nella gestione dell’accoglienza”. A sottolinearlo è Oliviero Forti, responsabile dell’Ufficio immigrazione della Caritas, dopo le ultime morti nel Mediterraneo.
“Le tragedie di questi giorni, avvenute proprio all’inizio dell’anno, fanno temere che ce ne saranno altre – continua Forti - serve quindi un’azione ad ampio raggio che coinvolga il più possibile gli altri paesi. Durante il semestre di presidenza, il nostro governo ha messo questo tema al centro del dibattito europeo, ora è necessaria un’azione umanitaria ampia, le singole azioni non possono bastare”. Secondo Forti gli altri paesi dovrebbero intervenire maggiormente anche nella gestione dell’accoglienza. Nell’ultimo mese abbiamo riscontrato in Italia un aumento negli arrivi – aggiunge – il governo ha rassicurato le associazioni impegnandosi ad ampliare i posti a disposizione per i minori non accompagnati di mille unità. Partirà a breve anche un piano per l’integrazione. Ma il tema ha anche una forte valenza europea, ed è su questo aspetto che si dovrà lavorare ancora di più in futuro”. (ec)