Sbarchi, riparte la missione Moas: salvati più di 470 migranti in tre giorni
Foto - MOAS/MSF
MILANO – La motonave M.y. Phoenix ha preso il largo il 2 maggio e in un weekend ha già salvato 369 persone. Altri 104 sono stati recuperati nel corso della mattinata di oggi, lunedì 4 maggio. È il bilancio dei primi giorni della nuova missione del Moas (Migrant offshore aid station), la ong finanziata dalla famiglia italoamericana composta da Christopher e Regina Catrambone, a cui da maggio si sono aggiunti gli operatori sanitari di Medici senza frontiere e i finanziamenti del tedesco Jürgen Wagentrotz.
L'equipaggio è composto in totale da 20 persone, tutti professionisti con grande esperienza nel campo dei salvataggi in mare. Si preannunciano sei mesi di frenetica attività per M.y. Phoenix: non era in acqua nemmeno da 24 ore quando la motonave ha effettuato il suo primo salvataggio. I primi migranti recuperati sono tutti di nazionalità eritrea e a bordo ci sono almeno 45 minori e donne incinte.
I migranti salvati si trovavano in imbarcazioni dove erano talmente stipati "che avevano crampi alle gambe e si muovevano a fatica quando siamo intervenuti per salvarli", racconta Christopher Catrambone. Una volta sbarcati in Sicilia sono stati affidati al team di Medici senza frontiere di base a Pozzallo. Nel centro si trovano già 800 migranti assistiti. Si stima che dall'inizio del 2015 siano già annegate 1.750 persone, contro le 96 dello scorso anno. (lb)