28 novembre 2013 ore: 11:22
Economia

Sbilanciamoci: patrimoniale e tagli alla spesa pubblica per dare risorse al Welfare

I promotori della campagna propongono una tassazione sui più ricchi, sulle rendite e sulle transazioni finanziarie. Si chiede poi la chiusura dei Cie e l'uscita dell'Italia dal programma F35
Campagna sbilanciamoci, logo

ROMA – Tasse più giuste sui patrimoni e le rendite e tagli a quella parte della spesa pubblica considerata inutile. È qui che secondo i promotori della controfinanziaria di Sbilanciamoci, presentata oggi a Roma, si possono reperire risorse per politiche centrate sulle emergenze sociali del paese.

Secondo il rapporto in primo luogo è necessario tassare i più ricchi e la rendita, attraverso una rimodulazione delle aliquote Irpef (maggiori entrate 1,2 miliardi), la tassazione delle rendite finanziarie (maggiori entrate per 2 miliardi), l’abolizione della cedolare secca (maggiori entrate per 500 milioni). Inoltre è importante introdurre una tassa patrimoniale progressiva (grazie alla registrazione dei beni sulla dichiarazione dei redditi), che includa la ricchezza finanziaria (titoli e conti correnti), ricchezza immobiliare (valore degli immobili al netto della parte di capitale ancora non riscattata in caso di mutuo) e mobiliare (autoveicoli, barche, aereomobili, etc) (maggiori entrate per 2 miliardi).   “Vogliamo inoltre migliorare la tassa sulle transazioni finanziarie, applicandola a tutte le tipologie di derivati (e non unicamente ai derivati su azioni che rappresentano circa il 2% del totale e a ogni singola transazione e non ai saldi di fine giornata (maggiori entrate 800 milioni) -si legge nel rapporto -. E’ necessario inoltre rivedere la tassa sui capitali scudati, prevedendo l’applicazione di un’aliquota una tantum del 10% sul capitale scudato per portare il livello di tassazione di tali patrimoni al 15% del totale (maggiori entrate 5 miliardi)”.

Secondo Sbilanciamoci si possono poi ricavare ingenti risorse dalla tassazione dei settori di lusso e nocivi come i diritti televisivi per lo sport-spettacolo (maggiori entrate per 40 milioni), l’emissione di Co2 per il settore automobilistico (maggiori entrate per 500 milioni). “Si potrebbe introdurre misure fiscali penalizzanti per il rilascio del porto d’armi (maggiori entrate 170 milioni), una tassazione dei profitti del settore del lusso (200 milioni) e l’abolizione del condono per i concessionari di video-giochi (maggiori entrate per 2,2 miliardi di euro) -spiegano -. Infine proponiamo, la tassazione di ville di pregio e castelli. (maggiori entrate per 150 milioni)”.

“La nostra manovra di 26 miliardi di euro si chiude praticamente in pareggio. Non prendiamo per buone le ricette che ci arrivano dall'Europa, a partire dall'assurdità di cambiare la nostra Costituzione per inserirvi il pareggio di bilancio. Al contrario. Chiediamo un impegno forte dell'Italia, per chiedere all'Europa un radicale ribaltamento delle priorità -aggiungono -. Nello stesso momento questo cambiamento di rotta può e deve partire dalle politiche nazionali, perché dietro ogni singolo capitolo di bilancio della legge di stabilità si nasconde la tutela di un diritto per migliaia di persone nel nostro paese”.

I promotori della campagna chiedono poi di tagliare  “la spesa pubblica sbagliata”. Innanzitutto si propone l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta che esamini lo stato delle convenzioni con le strutture sanitarie private, che “costituiscono una grossa fetta della nostra spesa sanitaria e dei suoi sprechi e abusi (Risparmio 1 miliardo). Chiediamo una riduzione degli stanziamenti per le grandi opere come la Tav (Risparmio 2,7 miliardi). Chiediamo la chiusura dei Cie e dei Cara, perché le politiche del rifiuto, attraverso la limitazione dei flussi dei migranti, la militarizzazione dei mari e delle frontiere, i respingimenti, la detenzione nei Cie e le espulsioni, sono la causa prima delle stragi di migranti che avvengono nel Mediterraneo (Risparmio 218,1 milioni) -aggiungono -. Anche quest’anno il Governo ha deciso di rifinanziare le scuole private con 220 milioni di euro. Per questo prevediamo la cancellazione dei fondi alle scuole private e del buono scuola (Risparmio 500 milioni)”. Un risparmio importante si otterrebbe, infine,   dalla riduzione delle spese militari: “portando ad esempio entro il 2016 il livello degli effettivi delle Forze armate a 150.000 unità (Risparmio 500 milioni), azzerando la parte di fondi iscritti al bilancio del ministero per lo Sviluppo Economico attualmente a disposizione del Ministero della Difesa per sostenere (con oneri a carico dello Stato) le industrie a produzione militare per specifici programmi d’armamento (Risparmio 2 miliardi). Si potrebbero inoltre cancellare la partecipazione italiana al programma del cacciabombardiere F-35 Joint Strike Fighter (Risparmio 600 milioni), così come l'acquisto della seconda serie di sommergibili U-212 (Risparmio 200 milioni) -spiegano -. Chiediamo infine il ritiro da tutte quelle missioni a chiara valenza aggressiva e di guerra (Risparmio 700 milioni)”. (ec)

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