25 maggio 2015 ore: 18:07
Immigrazione

Scandalo pocket money, la diocesi di Teggiano Policastro: “Accertare subito i fatti”

L’inchiesta sulla truffa nella gestione dei fondi per l’accoglienza vede coinvolto anche il direttore regionale della Caritas Vincenzo Federico. “Siamo sorpresi, esprimiamo a lui la nostra vicinanza, ma auspichiamo indagini in tempi brevi. Nostra opera non sia vanificata”
Migranti. Uomo di colore si tiene la testa

ROMA - “Sorpresa” per l’inchiesta in corso ma “piena fiducia nell’operato della magistratura”. La Diocesi di Teggiano Policastro, in Campania, prende la parola sull’indagine che vede coinvolto il direttore regionale della Caritas Vincenzo Federico. L’accusa è di peculato: secondo gli inquirenti, sarebbero stati distratti su conti personali i soldi destinati alla gestione dei centri di accoglienza, e sarebbe stato trattenuto impropriamente anche il pocket money giornaliero destinato ai migranti.

“L’accoglienza dei migranti ha trovato la nostra Caritas in prima linea in una missione affrontata senza scopo di lucro e con generosa dedizione. La stessa Diocesi ha impegnato risorse umane competenti e motivate da spirito di servizio, che si sono coinvolte con profondo senso di umanità e comprensione – sottolinea don Michele Totaro, responsabile dell’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali - Le iniziative di animazione hanno portato al coinvolgimento di famiglie, comunità ed enti locali e alla collaborazione con le istituzioni preposte all’accoglienza in totale trasparenza di comportamenti e di azioni. In questo modo, si è lavorato per l’inserimento di immigrati nel percorso lavorativo, attenti a promuoverne la tutela dei diritti”.

“Ciò che sta a cuore di tutti, ora, è che tale opera non sia semplicemente vanificata – continua Totaro - Per questo, la Diocesi, mentre esprime la propria vicinanza a don Vincenzo Federico, auspica che l’accertamento dei fatti avvenga nel più breve tempo possibile, per rispetto alla verità e a quanti si sono spesi nel servire persone che scappano dalla fame, dalla guerra e dalle persecuzioni, così come è nella tradizione della Chiesa”.

 

 

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