Scrittrice salva dal macero il libro sulla sua vita. E la rete si mobilita
ROMA - Un libro racconta tante vite, passa di mano, ritorna a dare nuove emozioni a distanza di tempo, si dimentica e si ritrova. Ma quella di "Sirena. Mezzo pesante in movimento", scritto da Barbara Garlaschelli, è proprio una storia nella storia, che cresce e monta nella rete in poco più di tre settimane (dal 4 giugno) e conquista i lettori. Una storia che comincia quando l'autrice scopre che non saranno rinnovati i diritti del libro che sente più suo, perché racconta la sua vita, il momento doloroso dell'incidente che l'ha resa tetraplegica (un tuffo in mare a 16 anni) e il lungo periodo che ne è seguito di riabilitazione e adattamento a una nuova esistenza. "Da qualche mese - racconta - sono scaduti i diritti con Salani e Tea (ndr. collana tascabili di Salani) quindi la mia agenzia ha chiesto se volevano rinnovarli; hanno detto di no e io ci sono rimasta un po' male, perché è un libro che ha venduto sempre da quando è stato pubblicato. Compreso il primo editore, Mobydick, un editore piccolissimo che ha venduto tutte le mille copie tirate. Ho incassato la notizia, non è la prima volta che miei libri vanno al macero: ma Sirena è Sirena".
Le copie invendute |
Così, dopo aver contatto l'editore, ci ha pensato un po' - ma neanche tanto - e ha acquistato tutte le copie invendute: 577 per la precisione, anticipando qualsiasi decisione della casa editrice. Una scelta "di pancia", senza un'idea precisa di cosa farne dopo. "Nel giro di una settimana sono arrivati nove colli di libri che hanno invaso il nostro universo. Ho guardato le scatole e ho detto: forse ho fatto una cazzata. Mi sono sentita morire". Ma è proprio in quel momento che scatta l'idea di lanciare un appello ai lettori attraverso facebook per salvare il libro dal macero e nasce lo slogan. Che prima diventa un hastag - #salvateunasirenadalmacero - e poi un gruppo e una pagina dedicata ai selfie con il libro.
"E' assolutamente incredibile quello che sta accadendo. - commenta Barbara Garlaschelli - Da anni ripeto che i lettori sono quelli che contano. Forse sto raccogliendo quanto seminato: grande rispetto e stima nei loro confronti. Anche quando facebook non c'era, con il mio blog ero sempre in contatto con chi mi seguiva. Ma una roba così non me l'aspettavo e non è ancora finita... Sirena avrà quasi sicuramente una nuova vita, perché c'è un editore che si è fatto avanti. Veramente ce ne sono stati tre!"
E' una piccola casa editrice, Laurana editore, quella che si aggiudicherà i diritti della quarta edizione di Sirena. "In questo momento un editore che acquista i diritti di un libro che ha avuto quattro edizioni - sottolinea la scrittrice - è una cosa che fa molto pensare. Fa pensare a quanti sbagli gli editori fanno, a quanto poco tengono presente i lettori, che non sono stupidi, e quanto poco sanno relazionarsi con le nuove tecnologie". La nuova vita editoriale di Sirena ha il sapore di una vittoria ed è anche una "ribellione" al mercato editoriale. "Il mercato editoriale italiano è stato gestito molto male, ci sono operazioni a volte anche poco limpide: non ho dati altrimenti lo avrei detto. C'è stato un buttare sul mercato centinaia di titoli senza alcun valore e trascurare invece autori importanti, italiani e stranieri. C'è una politica impazzita nell'editoria, cricche che si formano.... Io non sono entrata in una nessuna cricca perché sono uno spirito libero, e alla fine mi sono detta: vado da sola e se c'è qualcuno che mi segue, bene. E mi stanno seguendo. Ci sono anche grandi autori che mi scrivono. Gli autori sono tutti messi così, tranne qualcuno che è baciato dalla buona sorte ed è anche bravo... un nome per tutti Maurizio De Giovanni, che fa dei libri belli, ha un successo strepitoso. Ma è uno". Le cose però, assicura la scrittrice, cambieranno nel mondo editoriale.
Barbara Garlaschelli |
Dal giorno in cui è partito l'appello ai lettori, sono state ormai salvate quasi tutte le "sirene", ne restano solo un centinaio da destinare. E questo accade per un libro non comune, un "libro emotivo" come lo definisce la stessa autrice. "Con questo libro ho un rapporto così profondo e viscerale che è stato l'unico per cui ho detto: ok mi compro tutto! E l'avrei fatto anche se fossero state mille le copie. Sono atea, ma questo l'ho definito un miracolo laico. E' come la fenice, continua a rinascere. E' emozionante. Quando ho il tempo di fermarmi a pensarci lo vedo anche come un risarcimento. La mia vita è molto bella e molto intensa, ma non è stata una passeggiata al chiaro di luna. Questo libro che parla di me, che è me, che non vuole morire... mi sembra un bellissimo auspicio. (cch)