Scuola, 1 mensa su 3 usa prodotti a km zero. Istituti sempre più greeen
Roma - Una scuola su tre, in Italia, usa nelle mense prodotti a km zero. Per apparecchiare i tavoli, invece, nel 60% dei casi si usano tovaglie di carta monouso, nel 65% piatti e stoviglie usa e getta. Ogni giorno, pero', circa il 14% del cibo servito viene sprecato e solo il 9% delle scuole prevede come riutilizzarlo, consegnandolo ad esempio ai bambini perche' lo portino a casa o ad associazioni benefiche che lo distribuiscono fra i bisognosi. Secondo il rapporto di Cittadinanzattiva, poi, solo "il 4% utilizza esclusivamente prodotti biologici, assenti invece del tutto nel 37% delle mense monitorate. Fra gli alimenti, il piu' gradito dai bambini e' la pasta, soprattutto al pomodoro e al ragu'; seguono a distanza carne, pizza, patate; in fondo alla classifica, invece, passato di verdure e bastoncini di pesce". In 11 istituti si pranza quindi "nelle aule dove si svolgono le attivita' didattiche, mentre in una scuola si mangia nell'atrio (si tratta dell'Istituto Primaria 'Giovanni Paolo II' di Termoli)". In 12 scuole, infine, il servizio e' comunale, in 41 e' affidato invece a ditte esterne.
Scuole italiane sempre piu' 'green'. Cresce infatti negli anni, nel nostro Paese, il numero di edifici che utilizza fonti di illuminazione a basso consumo (32%), o pannelli solari e altre fonti rinnovabili (21%). Il 78% fa poi la raccolta differenziata, ma solo il 12% mette a disposizione di tutti contenitori specifici. Notevoli, pero', le differenze territoriali per il risparmio energetico: il Rapporto di Cittadinanzattiva fa sapere infatti che "al top ci sono Veneto e Valle d'Aosta con il 79% delle scuole che lo attuano, mentre in coda la Calabria, con solo il 6%. Solo il 7% degli istituti scolastici, infine, dispone di piste ciclabili in prossimita' dell'edificio e l'8% e' dotato di sistemi di isolamento acustico e termico". (DIRE)