Scuola, Anief: la lotta alla dispersione non si combatte così con il diploma in 4 anni
"Il Ministro, piuttosto che ripristinare l'obbligo scolastico a 18 anni come aveva previsto Berlinguer, intende ridurre di un anno il percorso facoltativo per licenziare gli studenti alla maggiore eta'. Ma bastava anticipare di un anno l'ingresso, oggi a 6 anni, per ottenere lo stesso risultato, senza sottrare nuove ore di studio e di apprendimento gia' falcidiate con la riduzione dell'orario; salterebbero altre 35mila cattedre nelle secondaria di secondo grado. Non si da' seguito alle nostre proposte: il Governo farebbe bene a riflettere come contrastare la lotta alla dispersione e all'abbandono scolastico che non si combatte con l'abbattere il tempo scuola". Cosi' Marcello Pacifico (Anief-Cisal) sul via libera del Miur alla sperimentazione - aperta a 100 istituti - del diploma superiore dopo quattro anni di corso. In una nota l'associazione sindacale ricorda che dopo la partenza nel 2014, il progetto era stato accantonato dall'ex ministro Stefania Giannini, che lo aveva ripreso solo nella scorsa estate. "Adesso - si legge - si da' il via libera, ma non si puo' fare a meno di discutere circa l'effettiva efficacia di questo cambiamento che molte scuole italiane si apprestano a vivere". (DIRE)