Scuola, apre il birrificio gestito da studenti e detenuti
Roma - "La scuola e' liberta'". Cosi' il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ha salutato l'inizio dell'anno scolastico questa mattina all'Istituto tecnico agrario, Emilio Sereni, nel quartiere Bufalotta a Roma.
L'occasione e' stata duplice: non solo l'inizio delle lezioni, ma anche l'inaugurazione di un Microbirrificio all'interno dell'istituto, sede di un progetto di integrazione e legalita' in partnership con il Miur, il ministero della Giustizia e il carcere di Rebibbia. I ragazzi dell'istituto Sereni sono stati, infatti, coinvolti in un progetto didattico-formativo assieme a un gruppo di detenuti del carcere romano. Obiettivo e' imparare il mestiere di mastri birrai e inserirsi nel mondo del lavoro. Il primo risultato dell'iniziativa sara' la produzione di una birra di farro biologico dal nome emblematico: 'A piede libero'.
"Qui oggi si celebra un lavoro comune tra studenti e chi ha avuto una vita sicuramente piu' difficile- ha commentato Luigi Manconi, presidente della commissione Diritti umani del Senato- Un'esperienza importante, perche' entrambe queste due istituzioni, la scuola e il carcere, soffrono a loro modo di una condizione di separatezza. Fare incontrare questi due mondi e' un fatto importantissimo, soprattutto per gli studenti, che devono conoscere la vita".
Anche per il ministro Giannini "il progetto con il carcere di Rebibbia e' un modo per non abbandonarsi solo alla retorica. Dimostra che c'e' una scuola italiana che sa alternare lavoro e insegnamento in classe. Come ad esempio accade con il microbirrificio, dove si impara il mestiere del mastro birraio. E lo imparano sia gli studenti che i detenuti. È un bell'esempio di quella che abbiamo chiamato 'Buona scuola'". (DIRE)