24 maggio 2024 ore: 11:09
Disabilità

Scuola e disabilità, la regione Lazio cessa l’assistenza alla Comunicazione aumentativa alternativa. Protesta la Fish

L’associazione: “Il Servizio assistenziale educativo - CAA risulta ineludibile e la sua interruzione colpirebbe gravemente gli alunni certificati con alcune sindromi rare e non, con disabilità comunicativa nella produzione e comprensione del linguaggio”
scuola, aula e banchi
La Regione Lazio, dopo 7 anni di meritevole impegno, cesserà improvvisamente con l’inizio dell’anno scolastico 2024/2025 l’organizzazione e l’erogazione del Servizio di Assistenza alla Comunicazione aumentativa alternativa (CAA) per gli alunni delle scuole di ogni grado, di tutti i comuni e di tutte le scuole del Lazio. Una decisione che rischia di gettare nello sconforto oltre duemila ragazzi, famiglie e loro associazioni. Ed è appunto la Fish che prende posizione, affermando: “Purtroppo la Regione Lazio sta evitando il confronto con le associazioni di persone con disabilità, con la Fish Lazio, ma anche con i Comuni e le scuole del Lazio che ad oggi ignorano completamente il grave pericolo incombente, non avendo ricevuto nessuna comunicazione specifica. Nessuna comunicazione ufficiale alle scuole, alle famiglie, all’opinione pubblica vi è stata da parte degli Uffici della Regione o dall'assessorato competente”.

Precisa la Fish: “Il Servizio assistenziale educativo - CAA risulta ineludibile e la sua interruzione colpirebbe gravemente gli alunni certificati con alcune sindromi rare e non, con disabilità comunicativa nella produzione e comprensione del linguaggio. L’unico segnale prodotto dalla Regione si è avuto in pochissime righe con la Determinazione n. G07784 del 06/06/2023, quando ha adottato le Linee di indirizzo per la realizzazione dell’integrazione scolastica, anche attraverso la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), […] per l’anno scolastico 2023-2024, in cui veniva specificato che ‘le assegnazioni di intervento di CAA effettuate nell’anno scolastico 2023/2024 non daranno luogo a riconferma nei successivi anni scolastici’, in quanto è onere dei Comuni garantire l’assistenza per l’autonomia e alla comunicazione personale ai bambini dei nidi e della scuola dell'infanzia, e agli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado”.

Conclude la Fish: “La Regione Lazio ha inteso quindi svincolarsi da tutte le competenze che meritoriamente si era assunte, come nessuna altra Regione, dal 2017, per la predisposizione e finanziamento degli interventi di Assistenza CAA. E’ necessario pertanto che la Regione Lazio immediatamente si assuma una responsabilità ed iniziativa politica istituzionale ed interistituzionale per programmare accordi atti a definire un percorso capace di garantire, fin dalla riapertura delle scuole, l’avvio dei servizi di assistenza scolastica CAA e di confrontarsi preventivamente con le organizzazioni rappresentative”.
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