Scuola, ecco la stanza multisensoriale dove gli alunni disabili si rilassano
ROMA – Si chiama “Snoezelen room” ed è una stanza pensata per far rilassare gli alunni con disabilità. Per la prima volta, ne è nata una all’interno di una scuola italiana del sud. A Caltagirone, esattamente, nell’istituto “Alessio Narbone”. Inventata in Olanda negli anni Settanta, la stanza che “cerca” (snullelen) e “rilassa” (doezelen) ambisce ad essere uno strumento nuovo per realizzare la piena inclusione, nel rispetto dei bisogni dei ragazzi con disabilità. A Caltagirone, l’ha voluta il dirigente dell’istituto, Francesco Pignataro.
- Concretamente, si tratta di una stanza buia di 150 metri quadri, piena di suoni e immagini. I ragazzi si possono sdraiare e ammirare il “firmamento” attraverso ologrammi 3D, ricevendo al tempo stesso stimolazioni tattili, gustative e olfattive. Per raggiungere la stanza, c'è un percorso con i muri dipinti, che termina con l’albero della vita. Per la scuola italiana – ma per la scuola in genere – è un’autentica novità, visto che la “stanza” è stata finora utilizzata per lo più in strutture terapeutiche e riabilitative o residenze per anziani, visto che l’assistenza basata sui principi della “Snoezelen” ha un effetto positivo in particolar modo sul comportamento disturbante e rinunciatario. All’inaugurazione della “Snoezelen room” di Caltagirone hanno partecipato i vertici del ministero dell’Istruzione e non solo: il sottosegretario Davide Faraone; il dirigente dell’ufficio scolastico regionale, Emilio Grasso; deputati nazionali e regionali oltre al vescovo, monsignor Calogero Peri. La stanza sarà aperta a tutto il territorio, dove sarà messo a disposizione un pulmino a nove posti accessibile per raggiungere l‘istituto.