Scuola, Faraone (Pd) presenta la riforma sul sostegno: tassello qualificante
Roma - "La riforma del sistema educativo italiano si compone di diversi interventi e quella del sostegno, a cui stiamo lavorando, costituisce un tassello estremamente qualificante. Intendiamo prevedere maggiore formazione e la specializzazione per le diverse forme di disabilita', carriere separate per il personale e continuita' curricolare". Lo afferma Davide Faraone, responsabile Scuola del Pd, presentando a Orvieto, nell'ambito della festa tematica del Pd sulla scuola, il progetto di riforma del sostegno scolastico.
Poi, presenta le linee guida: "La proposta fa cardine su quattro aspetti principali: 1)formazione degli insegnanti e continuita' educativa; 2)garanzia dei diritti degli alunni; 3)migliore organizzazione territoriale; 4)rapporti con le famiglie". Ancora: "Viene rivisto l'intero sistema formativo, iniziale e in servizio, ridisegnando da una parte i corsi di laurea per i docenti di sostegno e dall'altra introducendo, finalmente, il principio della formazione obbligatoria in servizio, per i docenti, il personale Ata e i dirigenti scolastici. Vengono poi ripensate le procedure di certificazione della disabilita', introducendo la prospettiva Icf dell'Oms e semplificando i passaggi. Attraverso apposite norme si prevede di garantire la continuita' educativa, l'accessibilita', l'assistenza nell'istruzione domiciliare e la somministrazione dei farmaci a scuola. Inoltre e' prevista l'istituzione di una rete di scuole polo per l'inclusione, con 106 Cts-centri territoriali di supporto di livello provinciale, con il compito di dare consulenza e fornire ausili e software didattici agli insegnanti e a tutte le scuole".
Inoltre, prosegue Faraone, "per abbattere il contenzioso, che in questi anni e' venuto sempre piu' crescendo, intendiamo istituire organismi di conciliazione e, parimenti, un sistema di rilevazione dei dati che consentira' di dare trasparenza ed efficacia a tutte le operazioni di assegnazione degli insegnanti specializzati, oltre che di monitorare il numero di alunni per classe. Le famiglie non dovranno rivolgersi ai tribunali per veder garantiti i loro diritti. Infine prevediamo la costituzione di un organismo di coordinamento di tutti i ministeri interessati per dare coerenza e maggior efficacia alle politiche per l'inclusione".
(DIRE)