18 settembre 2015 ore: 13:05
Società

Scuola in ospedale per 72.765 alunni degenti. "La stiamo istituzionalizzando"

Ii dati del ministero. Faraone all'Ospedale Bambin Gesù, dov'e si è inaugurato l'anno scolastico: più risorse e formazione per più insegnanti. "Vogliamo utilizzare nuove tecnologie e sfruttare al meglio l'insegnamento telematico"
Scuola in ospedale - bambino ricoverato scrive

Roma - La scuola in ospedale conta in Italia 72.765 alunni degenti e 964 docenti. Questi gli ultimi dati divulgati dal Ministero dell'Istruzione e relativi all'anno scolastico 2013-2014. "Siamo abituati a vederla nelle aule tradizionali, ma la cosa straordinaria dell'insegnamento e' essere un po' ovunque. Il Miur ha scelto di aprire l'anno scolastico non solo suonando la campanella degli istituti tradizionali, ma anche degli istituti penitenziari e degli ospedali, dove ci sono insegnanti che hanno scelto di formarsi volontariamente in questo campo". Lo dice Davide Faraone, sottosegretario di Stato del ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, presente all'Ospedale Bambin Gesu' di Roma, dov'e' in corso l'inaugurazione dell'Anno scolastico 2015/2016.

"Bisogna conoscere una realta' per immaginare quali sono gli strumenti normativi e i provvedimenti che il ministero dell'Istruzione sta tirando fuori, avendo avuto cognizione diretta di cio' che vuol dire costruire e potenziare un'esperienza che negli anni passati era un po' abusiva. Adesso- sottolinea il presidente della Fondazione italiana per l'autismo- la stiamo istituzionalizzando destinando piu' risorse e formando piu' insegnanti in questa direzione".

Faraone fa sapere che "ogni anno cresce l'impegno. Non c'e' un insegnamento di serie B negli ospedali e negli istituti penitenziari ma di serie A. Vogliamo utilizzare nuove tecnologie e sfruttare al meglio l'insegnamento telematico. A queste realta' destiniamo piu' risorse con la legge 440, per renderlo un finanziamento ordinario. È pronta una direttiva al ministero per istituzionalizzare questo percorso e' per formare sempre piu' insegnanti. Con la legge 106 la formazione e' diventata obbligatoria per tutti, ed e' ancora piu' necessaria per chi decide di fare l'insegnante in percorsi delicati e particolari. Investiremo tantissimo sulla formazione e selezioneremo insegnanti professionalizzati".

Il sottosegretario conclude: "ultimamente ci sono grosse polemiche legate a questioni sindacali, mentre esperienze bellissime spesso diventano solo trafiletti di giornale. Esiste invece una scuola bellissima e noi vogliamo solo darle benzina per farla ripartire. Questo e' l'impegno del Miur e del governo. In bocca al lupo ragazzi". (DIRE)

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