Scuola in ospedale: un milione di euro in più per l'istruzione dei bambini malati
"Quest'anno abbiamo aggiunto un milione di euro a sostegno delle scuole in ospedale, ma credo che dobbiamo ragionare sul personale e sulle condizioni di esercizio didattico. Diminuire l'organico lo considero un errore, dobbiamo intervenire". Lo ha detto la ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli, in occasione oggi a Roma dell'inaugurazione dell'anno scolastico all'ospedale pediatrico 'Bambino Gesu''.
"Ci sono nuovi strumenti che il digitale consente- ha proseguito Fedeli- e quindi serve una maggiore attenzione anche dal punto di vista dell'innovazione didattica". "Il diritto allo studio e' garantito in tutte le scuole italiane, ma assicurarlo ai bambini e alle bambine che si ammalano, e nei luoghi in cui si deve essere curati, secondo me e' il piu' straordinario modo per garantirlo. Se un bambino o una bambina che devono essere curati dovessero subire anche l'ulteriore stacco nel percorso formativo, infatti, verrebbero penalizzati due volte".
"Il lavoro che viene fatto dalla scuola in ospedale e' straordinario- ha proseguito Fedeli- perche' garantisce il diritto allo studio ma anche quelle qualita' fondamentali dell'essere accolto e abbracciato. Come ha detto anche Papa Francesco venendo qui, il bambino o la bambina che entra in un ospedale subisce una cesura, una grande sofferenza e si sente in un mondo che non e' il suo. Allora trovare dentro all'ospedale chi lo accudisce e lo cura, ma anche chi lo fa tenere in relazione con il suo ambiente, con i suoi compagni e con lo studio, secondo me e' straordinario. Poi in fondo la scuola in ospedale e' anche una speranza, perche' ti aiuta a superare quella fase difficile- ha concluso- particolare e complessa della malattia". (DIRE)