Scuole e università #senzaconfini, "aperte per accogliere i profughi"
Roma - Che le porte delle scuole e delle universita' siano aperte per accogliere i rifugiati. A lanciare la proposta sono la Rete della Conoscenza, L'Unione degli Studenti e Link-Coordinamento Universitario.
Con "Scuole ed universita' #senzaconfini" rispondono all'appello lanciato dall'Alto Commissariato Onu per i rifugiati che ha chiesto a Italia e Grecia di creare "immediatamente" dei centri di accoglienza. Per gli studenti e' il momento di dire "no" alla retorica dell'emergenza e risposte politiche di lungo termine.
La Rete della Conoscenza, attraverso il suo protavoce, Riccardo Laterza, chiede "totale revisione dei trattati di Dublino, l'abolizione di Triton e Frontex Plus, l'apertura di corridoi umanitari, la chiusura dei Cie. E' impensabile vivere in una fortezza Europa che privilegia la circolazione dei capitali ai diritti di autodeterminazione delle persone".
Anche i giovani che aderiscono all'Unione degli Studenti sono convinti che occorra favorire esperienze di mutualismo "attraverso lezioni peer-to-peer per insegnare ai migranti l'italiano ed agli italiani le loro lingue, arricchendo - dice Danilo Lampis, Coordinatore nazionale dell'Uds - la comunita' con eventi multiculturali".
L'iniziativa "Scuole ed universita' #senzaconfini" e' - per i suoi proponenti - un modo per coinvolgere attivamente la societa' civile nei processi di accoglienza. "Riteniamo - aggiunge Alberto Campailla, Coordinatore di Link-Coordinamento Universitario - che scuole ed universita' siano i luoghi piu' adatti per costruire comunita' attorno ai migranti, immaginare iniziative sociali e studentesche, costruire un modello di accoglienza che non sia di mera gestione dell'emergenza in termini numerici, ma sperimentazione di processi collettivi di apertura delle comunita'". (DIRE)