16 maggio 2024 ore: 14:39
Società

Sempre più giovani in povertà. “Si ripristini uno strumento che sia selettivo ma universale”

Parla il portavoce di Alleanza contro la povertà, Antonio Russo: “I dati Istat parlano chiaro sull’importanza del Reddito di cittadinanza. Cosa dobbiamo quindi aspettarci ora, che le vecchie misure di contrasto sono state eliminate, lasciando il posto a misure non universali, che hanno diviso i poveri in categorie e stanno dimezzando la platea dei beneficiari di sostegno?”
Povertà, mani di uomo con monete

“’Tra il 2020 e il 2022, l’erogazione del Reddito di cittadinanza ha permesso di uscire dalla povertà a 404 mila famiglie nel 2020, 484 mila nel 2021 e 451 mila nel 2022. Per quanto riguarda gli individui, l’uscita dalla povertà ha riguardato 876 mila persone nel 2020 e oltre un milione nel 2021 e nel 2022’. Questo passaggio, contenuto nel Rapporto Istat 2024, attesta l'importanza cruciale di una misura di contrasto alla povertà universale, per quanto selettiva”. A sottolinearlo è Antonio Russo, portavoce dell’Alleanza contro la povertà- Alleanza che denuncia da tempo i rischi contenuti nella decisione dell'attuale governo di smantellare quelle misure che hanno salvato milioni di italiani dalla povertà assoluta.
“Ancora più allarmante è leggere che ‘senza il RdC, l’incidenza di povertà assoluta familiare nel 2022 sarebbe stata superiore di 3,8 e 3,9% rispettivamente nel Sud e nelle Isole. Tra le famiglie in affitto, l’incidenza di povertà sarebbe stata 5 punti percentuali superiore. Tra le famiglie con persona di riferimento in cerca di occupazione, l’incidenza avrebbe raggiunto il 36,2 per cento nel 2022, 13,8 punti percentuali in più’ – continua Russo - . Cosa dobbiamo quindi aspettarci ora, che le vecchie misure di contrasto sono state eliminate, lasciando il posto a misure non universali, che hanno diviso i poveri in categorie e stanno dimezzando la platea dei beneficiari di sostegno?”.

Continua Russo: “Alla luce dei dati Istat, come portavoce di Alleanza contro la povertà, torno ad appellarmi al governo, perché corra ai ripari e ripristini uno strumento che sia selettivo ma universale, capace anche questo di far uscire dalla povertà tutte le famiglie e gli italiani che oggi si trovano in grave difficoltà, o che ci si troveranno nei prossimi mesi. In un contesto socio-economico in cui – lo dice sempre Istat – 'il reddito da lavoro, in particolare quello da lavoro dipendente, ha visto affievolirsi la sua capacità di proteggere individui e famiglie dal disagio economico', non possiamo permetterci di far mancare un supporto alle tante famiglie, soprattutto giovani, che sono in grave difficoltà”.

“Le nostre richiesta d'incontro sono finora rimaste inascoltate e senza risposta e siamo anche in attesa dei dati ufficiali su Adi e Sfl – conclude il portavoce dell’Alleanza contro la povertà -: confidiamo che il governo, alla luce di questa allarmante e drammatica fotografia, voglia avvalersi della disponibilità e delle analisi che Alleanza contro la Povertà, con le sue 35 organizzazioni, ha più volte messo a disposizione, per analizzare dati e proposte e migliorare le attuali misure. L'Italia si sta impoverendo: non possiamo restare a guardare”.
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