30 gennaio 2023 ore: 13:00
Disabilità

Senegal, accesso all’istruzione per oltre 700 bambini disabili

Favorire l'inclusione e la consapevolezza del diritto all'educazione per tutte e tutti. ȯquesto l’obiettivo del progetto Deecliq guidato da Acra e sostenuto dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. L'iniziativa si è concentrata su tre disabilità: visiva, uditiva e motoria coinvolgendo quasi 70 scuole e quartieri
acra 2023
ROMA - “La mission è quella di portare esempi positivi e testimonianze per contrastare gli stereotipi sulla disabilità e sensibilizzare le comunità locali affinché l'educazione, l'inclusione e l'integrazione siano un'esigenza comune e condivisa”. Sono queste le finalità del progetto Deecliq (Decidiamo sull'istruzione per i bambini con disabilità attraverso scelte libere e un approccio inclusivo di qualità), sostenuto dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e guidato in Senegal da Acra, un’organizzazione non governativa che da oltre cinquant'anni lavora per la tutela dei diritti umani e il contrasto di povertà e disuguaglianze. 
 
Il progetto è nato con lo scopo di favorire l'accesso all'istruzione ai minori che vivono con disabilità, fortemente esclusi da programmi di educazione pubblica, in un contesto già complesso dove la scolarizzazione, per fattori locali contingenti, riguarda solo la metà della popolazione. Il Senegal si colloca tra i paesi più poveri al mondo. Secondo gli ultimi dati disponibili oltre 1,5 milioni di bambini, il 47% della popolazione in età scolare, sono privi di istruzione. Una percentuale destinata a crescere vertiginosamente se riferita alle bambine e bambini con disabilità.
 
L'iniziativa si è concentrata in particolare su tre disabilità: visiva, uditiva e motoria, identificando 69 scuole e quartieri per un totale di 744 bambini, di cui il 44% bambine e ragazze. Il progetto Deecliq ha realizzato la campagna di sensibilizzazione "Apprenons ensemble dans la diversité" (Impariamo insieme nella diversità) con numerose attività nelle zone rurali e nelle città. La campagna attraverso carovane, concerti, rappresentazioni teatrali, performance sportive, spot radiofonici e televisivi, incontri con autorità e famiglie, ha toccato circa 3 milioni di persone in 69 villaggi e quartieri, per riflettere e contribuire al cambiamento di comportamenti, per accrescere, nei bambini con disabilità e nelle loro famiglie, la consapevolezza delle proprie capacità e diritti.
 
Ne sono nati anche dei video, firmati dall'agenzia Havas Africa Senegal. “La mission era portare esempi positivi e testimonianze per contrastare gli stereotipi sulla disabilità - spiegano - e sensibilizzare le comunità locali affinché l'educazione, l'inclusione e l'integrazione siano un'esigenza comune e condivisa”.
 
C'è Sidy Diarra, allenatore di calcio in sedia a rotelle, che si racconta ai tanti bambini che frequentano il Khar Yalla Football Club di Dakar. "Niente è impossibile se si crede in sé stessi!" dice nella sua video testimonianza. Leufa Seck, ballerino senegalese con le stampelle che si racconta così: "La mia disabilità non definisce chi sono, ma mi ha spinto ad andare oltre". Anche Mariame, spiega come si batte per promuovere i diritti di persone con disabilità, come il suo fratellino. "È Il mio tesoro". I tre video si possono vedere sul canale Youtube di Acra.
 
Lo stesso Ministero dell'educazione senegalese ha dichiarato che "l'offerta educativa è poco inclusiva, stante l'insufficienza di strutture, materiali e strumenti adatti alla scolarizzazione delle bambine e alla presa in carico degli aspetti legati alla disabilità", a ciò si aggiungono altri fattori che contribuiscono ad ostacolare l'istruzione, in particolare dei minori con disabilità, come la povertà delle famiglie e la stigmatizzazione sociale.
 
Tra le attività del progetto, Acra e il partner Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale dell'Università di Parma (Cuci) hanno organizzato uno scambio di buone pratiche Italia - Senegal in Emilia-Romagna, con una delegazione dalla Facoltà Fastef (Facoltà di Scienze e Tecnologie dell'Educazione e della Formazione) dell'Università di Dakar per conoscere e incontrare realtà locali emiliane che si occupano di disabilità, inclusione e integrazione.
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