Senza dimora a Roma, 300 posti in più per l’emergenza. Si punta a strutture stabili
ROMA – Per l’emergenza freddo riguardante le persone senza dimora nella Capitale ci sono quest’anno 300 posti in più rispetto alla stagione precedente, nei quali si fornisce accoglienza temporanea e altri interventi di ausilio per fronteggiare l’inverno. In totale sono quindi disponibili 800 posti, compresi alloggi di riserva per le emergenze meteo straordinarie, quali ad esempio la neve (escluso tutto il circuito dei posti per i rifugiati senza tetto che sono altri 1.350).
“In generale il nostro sistema di accoglienza soffre di un problema storico – sottolinea però l’Assessore Rita Cutini - Vi è infatti un forte sotto dimensionamento delle reali esigenze di accoglienza della città. Ora abbiamo a disposizione 300 posti in più ma al di là degli aspetti quantitativi, ci stiamo orientando verso un sistema di accoglienza che in generale, e non solo per l’emergenza freddo, punti sulla qualità. E’ proprio per questo che le nuove strutture sono pensate anche per poter diventare in futuro delle strutture ordinarie. Ciò è stato possibile soprattutto grazie a una strategia di maggior coinvolgimento attivo delle associazioni e dei municipi. Abbiamo inoltre potuto contare anche sulla grande disponibilità delle parrocchie” .
In tutti i municipi, fa sapere poi l’assessorato, si è oggi in grado di garantire un posto durante l’emergenza. Le maggiori novità riguardano i municipi X (Ostia) e XV (Flaminio), dove entrambe le responsabili degli assessorati alle politiche sociali confermano pienamente l’orientamento della Cutini di puntare alla stabilità. Nel X Municipio ci sono quest’anno 50 posti in più, sottolinea Emanuela Droghei, mentre Michela Ottavi del XV, che per la prima volta ha un centro di accoglienza nella zona fornito di 20 posti letto, sottolinea: “Finalmente diamo una risposta concreta ai tanti senza fissa dimora della nostra area, sopratutto puntando a rendere stabile questa nuova struttura. Siamo a Prima Porta – racconta – e nel centro forniamo anche pasti e visite mediche, grazie anche alla collaborazione della Croce Rossa, presente stabilmente con ambulanze e furgoncini”. L’auspicio – sottolinea – è che quando a marzo si sarà conclusa l’emergenza freddo – il lavoro della struttura continui”. (Lucia Ghebreghiorges)