Servizio civile, al via la sperimentazione per mille “facilitatori digitali”
ROMA – E’ stato pubblicato l’Avviso agli Enti iscritti all’Albo del Servizio civile universale per la presentazione dei programmi che daranno il via alla sperimentazione del “Servizio Civile Digitale”. A decorrere da oggi e fino alle ore 14.00 del giorno 29 luglio 2021, gli Enti possono presentare programmi d’intervento specifici da realizzarsi in Italia, che coinvolgono 1.000 giovani che ricopriranno il ruolo di “facilitatori digitali”.
Il Programma quadro, al quale fa riferimento l’Avviso, precisa il Dipartimento per le politiche giovanili, si sviluppa nell’ambito di una collaborazione avviata fra il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale e il Dipartimento per la trasformazione digitale che si impegnano a promuovere iniziative congiunte volte ad accrescere le capacità e le competenze digitali, con l’obiettivo di sostenere la transizione digitale.
"I giovani, adeguatamente formati, - si legge - potranno contribuire con il loro operato all’accrescimento delle competenze digitali diffuse per favorire l’uso consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, nonché promuovere il pieno godimento dei diritti di cittadinanza attiva da parte di tutti. Al termine del servizio, gli operatori volontari potranno anche veder riconosciute, tramite una specifica certificazione, le competenze digitali acquisite. Gli enti coinvolti seguiranno un percorso formativo di accompagnamento nella gestione dei progetti guidato dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale e coadiuvato dal Dipartimento per la trasformazione digitale".
A inizio giugno sarà organizzato un momento informativo sul programma quadro, rivolto agli enti di servizio civile universale interessati, le cui modalità di partecipazione saranno rese note successivamente.
Il Servizio civile digitale è stato incluso nel Pnrr, come una delle azioni del Piano Operativo della Strategia nazionale per le competenze digitali e del programma flagship NextGenerationEU “Reskill and Upskill”, prevedendone l’estensione e l’ampliamento nel triennio 2021-2023.
“Le ragazze e i ragazzi non saranno solo i destinatari delle grandi innovazioni che il Pnrr porterà con sé ma potranno essere anche vettori del cambiamento digitale supportando la transazione del Paese verso il cloud, verso l'interoperabilità, verso una cultura di approccio digitale ai servizi pubblici. - sottolinea il ministro per le Politiche giovanili Fabiana Dadone - Non stiamo semplicemente innovando l'Italia, stiamo prendendo atto degli usi e costumi dei giovani italiani che non vedono l'ora di essere il braccio e la testa della società di domani”.