Servizio civile all’Expo, pochi posti e niente soldi per formare i volontari
Servizio civile - ragazzi di schiena
MILANO - Expo Spa presenta il programma per il Servizio civile all'interno della manifestazione di Milano. Ma è subito polemica: mancano i fondi per la formazione e la gestione dei volontari. Anche il totale dei posti attivati è ben lontano dalle aspettative degli organizzatori del padiglione società civile, la casa del terzo settore durante i sei mesi di esposizioni universale: invece che 500, il governo ne ha approvati 140. "È una questione di senso dei progetti, non economica – spiega in conferenza stampa il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala -. Questi due che abbiamo proposto sono visibili e importanti". Di segno opposto l'interpretazione dei responsabili di Cascina Triulza, secondo cui il problema è proprio di budget.
I bandi di cui parla il commissario Sala sono, il primo, per 50 persone all'interno di Cascina Triulza, il padiglione della società civile, e il secondo per 90 che lavoreranno all'interno dei cluster, i padiglioni tematici dove staranno i Paesi in via di sviluppo. In totale, Expo Spa mette sul piatto 800 mila euro circa, 433 euro al mese per singoli volontari, più il costo della loro assicurazione, più 90 euro di formazione. All'appello però mancano i costi di gestione del servizio: 78 mila euro secondo i calcoli di Fondazione Triulza. "Abbiamo già sborsato 40 mila euro extra, per organizzare il sistema dei volontari", commenta Sergio Silvotti, presidente di Fondazione Cascina Triulza. Stando ai loro calcoli, per la spesa legata alla formazione il costo minimo è di 150 euro per ogni volontario. Ne mancano 60, quindi, rispetto a quanto erogato da Expo spa. "Le associazioni che fanno formazione si tireranno indietro – ragiona Silvotti –, rischiano di perderci".
- A conferma della corsa contro il tempo che sta caratterizzando l'edizione milanese dell'esposizione universale, la società ammette che ancora non è stato chiarito quale ente gestirà la formazione dei volontari. E il crono-programma è serratissimo: a dicembre uscirà il bando e a febbraio i volontari dovrebbero già essere attivi per 12 mesi, gli ultimi quattro dei quali ad esposizione ormai conclusa. Le previsioni di Cascina Triulza sono meno ottimistiche: il lavoro dei volontari non inizierà prima di marzo-aprile, dicono. Oltre a ciò, vanno ancora chiarite le esatte mansioni dei volontari all'interno della manifestazione, così come le competenze richieste.
Alla presentazione del programma per il Servizio civile, il commissario Sala è accompagnato dal sottosegretario al Ministero dell'Interno Luigi Bobba e dall'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, entrambi grandi sostenitori del progetto. "Questo bando per il Servizio civile ad Expo ha tre caratteristiche innovative – dice Bobba -: è finalizzato a un evento specifico, è finanziato interamente da un privato e crea un legame con associazioni e istituzioni che prendono parte all'evento". Bobba ricorda che il Ministero ha poi reso possibile l'accesso al Servizio civile tramite Garanzia giovani, il piano nazionale per coinvolgere nella ricerca di un'occupazione giovani disoccupati tra i 15 e i 29 anni. In più il Ministero ha attivato quattro programmi "per ingaggiare centinaia di giovani" con i Ministeri dei Beni culturali, dell'Ambiente e dell'Interno e con l'Autorità nazionale anticorruzione. "L'obiettivo è avvicinarsi piano piano al traguardo dei 100 mila giovani coinvolti nel 2017, obiettivo indicato dal presidente del Consiglio Renzi", conclude Bobba. Pierfrancesco Majorino dichiara invece di essere sicuro che Milano e i milanesi usciranno da Expo "arricchiti sul piano del valore e dei valori" e che il capoluogo lombardo "vincerà la scommessa di Expo", nonostante la grande "narrazione" contraria all'esposizione universale. (lb)