9 aprile 2015 ore: 11:36
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Servizio civile, bocciato l'emendamento sull'apertura ai giovani stranieri

Approvato dalla Camera dei deputati l'articolo 8 del ddl di riforma del terzo settore, dedicato al servizio civile. Tra gli altri emendamenti respinti, anche quello per la stabilizzazione dei corpi civili di pace
Servizio civile, volontariato, mani sovrapposte - SITO NUOVO

ROMA - Con 238 voti favorevoli (soprattutto Partito Democratico e gruppo Per l’Italia), 81 contrari e 43 astenuti è stato approvato ieri pomeriggio alla Camera dei Deputati l’art. 8 del disegno di legge “Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale” (A.C. 2617-A), ossia proprio l’articolo che aggiorna il servizio civile nazionale.

Rispetto al testo uscito dalle Commissioni, sono stati approvati in assemblea 3 emendamenti, in particolare uno proposto dalla Commissione Affari Sociali (8.7000) che prevede una nuova formulazione del comma 1, lettera a, dell’art. 8 che stabilisce l’“istituzione del servizio civile universale finalizzato, ai sensi degli articoli 52, primo comma, e 11 della Costituzione, alla difesa dei valori fondativi della patria, attraverso la realizzazione di esperienze di cittadinanza attiva, di solidarietà e inclusione sociale”. La riformulazione del comma ha provocato la reazione e il voto contrario in particolare del gruppo di SEL, che attraverso l’on. Giulio Marcon ha ricordato come la nuova dicitura cancelli “il principio della difesa non armata”. “Ora il principio della difesa non armata non c’è più – ha detto in Aula l’on. Marcon -. Questo è il punto fondamentale e non si può scappare da questa contraddizione”.  Inoltre – ha proseguito l’esponente di SEL rivolto ai colleghi della maggioranza – “si fa riferimento – e cito testualmente – ai 'valori fondativi della patria'. Diteci in quali articoli della Costituzione possiamo trovare i valori fondativi della patria. Potevate scrivere 'Costituzione', potevate scrivere 'Repubblica' e andava bene. Ma della patria quali sono i valori fondativi ? Dove li troviamo scritti ? È un articolo, un subemendamento scritto male, che noi rifiutiamo. Per cui voteremo contro”.

A precisare il senso dell’emendamento è intervenuta la relatrice di maggioranza della legge, l’on. Donata Lenzi (PD), che ha spiegato come l’obiettivo fosse quello di “tenere insieme la storia del servizio civile, quindi l’aspetto di un contraltare al servizio militare (quando allora la leva era obbligatoria), affermando il valore della non violenza (peraltro in questa sede contenuto in altri emendamenti come quello del deputato Zanin), e quello di una evoluzione dello stesso servizio civile nel senso di non essere più considerato come un contraltare ad una leva obbligatoria, che non c’è più: si tratta infatti sempre più, come ricorda la sentenza del 2004 della Corte costituzionale, di mettere a disposizione della patria il proprio tempo, le proprie capacità, la propria personalità”.

Altro emendamento approvato, oltre ad uno (8.416) dell’on. Francesca Bonomo (PD) che specifica alcune attività degli enti di servizio civile, è stato infatti quello (8. 420) proprio dell’on. Giorgio Zanin (PD) che integra il comma 1, lett. g. prevedendo che il servizio sia prestato, in parte, in uno degli Stati membri dell'UE, nonché, per iniziative riconducibili alla promozione della pace e alla cooperazione allo sviluppo, anche nei Paesi al di fuori dell'UE” aggiungendo il riferimento alla “nonviolenza”.

Bocciati invece gli emendamenti che puntavano ad aprire (SEL) o a vietare (Lega) espressamente il servizio civile ai giovani stranieri e quello che prevedeva la stabilizzazione dell’esperienza dei “Corpi civili di pace” (SEL) istituiti in forma sperimentale dall’art. 1 comma 253 della legge di stabilità 147/2013, e il cui decreto di attuazione ha superato i 60 giorni previsti per l’approvazione da parte della Corte dei Conti.

Al termine, alla votazione finale sull’intero articolo 8, per bocca dell’on. Marcon ha espresso la sua astensione il gruppo di SEL, motivandola con lo stravolgimento delle finalità del servizio civile, la mancata stabilizzazione dei Corpi civili di pace ed apertura ai giovani stranieri, ed infine per l’assenza di risorse che permettano l’avvio dei 100 mila giovani annunciati dal premier Renzi. Voto contrario è stato invece espresso dall’on. Matteo Mantero a nome del gruppo del Movimento 5 Stelle, che fin dall’inizio ha dichiarato la sua contrarietà in quanto “non riteniamo che la delega al terzo settore sia il luogo giusto in cui riformare anche il servizio civile, perché il servizio civile si collega con il terzo settore solo in parte, infatti molti dei volontari sono volontari della pubblica amministrazione e non di associazioni del terzo settore”. Inoltre per il M5S si considera non risolta la questione dell’apertura ai giovani stranieri, “limitati” i fondi a disposizione e “obsoleto” il collegamento tra servizio civile e gli articoli 11 e 52 della Costituzione per via del legame con quello delle “difesa non armata, che era valido quando il servizio civile era alternativo al servizio di leva obbligatorio”. “Noi abbiamo presentato un emendamento in cui facciamo riferimento, invece, agli articoli 2 e 4, secondo comma, della Costituzione”, ha ricordato l’on. Mantero. Voto contrario è stato espresso anche dalla Lega Nord e Autonomie, mentre astenuti molti esponenti di Forza Italia e del Gruppo Misto – Alternativa Libera.

L’esame del disegno di legge proseguirà oggi in Aula ed una volta approvato nella sua interezza dovrà passare alle valutazioni del Senato. (FSp) 

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