11 dicembre 2013 ore: 13:22
Non profit

Servizio civile, Di Blasio (Cnesc): ''Letta garantisca fondi per 2015 e 2016''

L’appello del presidente della Conferenza nazionale enti di servizio civile durante la presentazione del Rapporto annuale. “I 105 milioni per il 2014 sono un buon segno, ma l’inversione di tendenza ci sia anche per i prossimi anni”
Paolo Tre A3/Contrasto Servizio civile cartellone

Paolo Tre/A3/Contrasto

ROMA – “Il governo Letta garantisca al Servizio civile per il 2015 e il 2016 la stessa quota stabilita per il 2014, cioè 105 milioni di euro”. Questo l’appello lanciato da Primo Di Blasio, presidente della Conferenza nazionale enti di servizio civile (Cnesc) durante la presentazione del Rapporto annuale tenutasi questa mattina a Roma. “Dal governo Letta abbiamo avuto un piccolo segnale di inversione di tendenza – ha spiegato Di Blasio -. Stando alle tabelle che girano sulla legge di stabilità per il 2014 sul Servizio civile il governo ha dato un segnale perché aumenta la quota destinata al servizio civile pur non arrivando ai numeri che auspicavamo, cioè garantire circa 40 mila avvii l’anno. Un fatto importante, ma che è anche un po’ incoerente perché poi per il 2015 e il 2016 di nuovo le tabelle riabbassano la quota destinata al servizio civile”.

Per Di Blasio, occorre anche stringere i tempi sulla riforma. “Ci sono diverse proposte depositate – ha aggiunto -. Dal nostro punto di vista, in questo Parlamento c’è una maggiore sensibilità rispetto al tema e ai valori del Servizio civile, quello che auspichiamo è che si possa far sedere i parlamentari che hanno presentato queste proposte di riforma attorno allo stesso tavolo, dialogare insieme e capire se è possibile dare una accelerata per portare in porto la riforma”. Riforma che, per Di Blasio, ha tre obiettivi: garantire un contingente minimo di 40 mila giovani l’anno, ridefinire i compiti tra Ufficio nazionale, regioni, enti locali e enti del terzo settore per evitare sovrapposizioni, riconoscere lo status dei giovani impegnato nel Servizio civile e dare delle garanzie a chi fa questa scelta. Sull’apertura del Servizio civile agli stranieri, infine, per Di Blasio si tratta di una “sentenza storica”, a cui avrebbe preferito una scelta politica. “Non dare la possibilità ad un giovane straniero residente in Italia di poter partecipare a questa iniziativa ci sembra una visione miope della realtà. L’Italia è un paese sempre più multiculturale, ma speravamo che questo passaggio avvenisse per scelta politica. Ora auspichiamo passi in avanti”.(ga) 

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