11 dicembre 2013 ore: 12:37
Non profit

Servizio civile e disoccupazione giovanile, Kyenge: ''Far fronte a nuove urgenze''

Il messaggio della ministra per l’Integrazione con delega al Servizio civile al Cnesc in occasione della presentazione del Rapporto annuale. ''Non ignorare grido di dolore dei giovani senza lavoro''
Disoccupazione, ragazza guarda offerte di lavoro

ROMA – Sul Servizio civile nazionale è “necessaria un’azione di adeguamento delle linee teoriche e strategiche dell’istituto per far fronte alle nuove urgenze, senza però stravolgere le finalità dello stesso”. Così la ministra per l’Integrazione con delega al Sevizio civile nazionale, Cécile Kyenge, in un messaggio inviato alla Conferenza nazionale enti di servizio civile (Cnesc) in occasione del convegno di presentazione del Rapporto annuale. “La crisi – spiega la ministra - pone al servizio civile un problema ineludibile che è quello dei giovani ed in particolare dei giovani in cerca di lavoro. Di contro i giovani rappresentano il fulcro di questo istituto repubblicano e, se sono i soggetti principalmente colpiti dalla crisi, anche l’istituto è destinato ad entrare in crisi”.

Adeguamento auspicato che per la ministra è “un compito difficilissimo e delicato allo stesso tempo, in quanto l’esigenza rappresentata dall’emergenza potrebbe prendere il sopravvento e snaturare il servizio civile nazionale ponendo in secondo piano o addirittura eliminando i valori storici sui cui si fonda. D’altra parte, ancorare il servizio civile solo ed esclusivamente a questi ultimi senza tenere conto delle nuove e drammatiche esigenze del mondo giovanile significa rendere astorico l’istituto, non più capace di rispondere alle esigenze del suo soggetto principe”.  Per Kyenge non si possono dimenticare le radici del Servizio civile italiano “ma nemmeno possiamo ignorare il grido di dolore che sale dalle centinaia di migliaia di giovani che non riescono a trovare lavoro”. Per la ministra, però, l’ora del cambiamento sembra essere più prossima. “Abbiamo atteso già troppo tempo per imboccare la strada del cambiamento – spiega -, ma forse questa volta ci siamo, forse oggi più di ieri vi sono le condizioni per imboccare con decisione la strada che porta alla profonda trasformazione di questo paese. Un cambiamento che vediamo giorno dopo giorno e che investe e ne è la prova la nota riapertura del Bando per i cittadini dell’Unione europea e dei Paesi non appartenenti all’Unione europea”.(ga)

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news