8 giugno 2016 ore: 15:08
Non profit

Servizio civile europeo, Bobba a Renzi: “Bisogna accelerare”

Il messaggio del sottosegretario al Lavoro e Politiche sociali al termine dell’incontro di presentazione del progetto Odysseus. “Uno strumento per reinventare l’Europa”. Il sottosegretario agli Affari europei Gozi: “Impegno politico e istituzionale dell’Italia per questo progetto è forte”
Luigi Bobba

Luigi Bobba

ROMA – Sul servizio civile europeo “bisogna accelerare”. È quanto chiede il sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Luigi Bobba, inviando un ideale “telegramma” al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dal tavolo convocato questa mattina al ministero di Via Vittorio Veneto con enti e associazioni che si occupano di servizio civile per presentare e discutere il progetto Odysseus sul servizio civile europeo. La proposta, sviluppata dal think tank renziano “Volta”, poggia le basi sulla sperimentazione del progetto IVO 4 All, International volunteering opportunities for all avviato nel conrso del semestre di presidenza italiana dell’Unione europea: riguarda i giovani dai 18 ai 25 anni per un periodo che va dai 6 ai 12 mesi. Una sorta di percorso parallelo all’Erasmus, che dia la possibilità non solo a studenti o a chi è già impegnato in progetti di volontariato, di un impegno in campo ambientale, sociale o culturale in un paese europeo.  

“Abbiamo preso sul serio questa proposta di un servizio civile europeo come strumento per reinventare l’Europa – ha spiegato Bobba - perché crediamo che la nuova cittadinanza europea nasca da esperienze che attraversano le vite dei giovani, che diventino un’opportunità anche di crescita e di competenze e che allo stesso tempo svolgano una funzione di servizio per qualche bene comune che va più in là dei confini nazionali”. Un progetto non privo di difficoltà, ha chiarito Bobba, ma che potrebbe cambiare le prospettive dei giovani e della stessa Europa. “Non un'Europa delle burocrazie, delle regole e dei trattati, ma un’Europa della vita, delle persone  a partire dai più giovani che mantengono un sentimento europeo positivo, ma vogliono vedere in questa Europa un’opportunità e dall’altro una traiettoria di futuro”.

A sostegno del progetto anche il sottosegretario con delega agli Affari Europei, Sandro Gozi, intervenuto al termine della mattinata. “Abbiamo iniziato la nostra politica europea col servizio civile europeo – ha chiarito Gozi -. C’è un impegno politico e istituzionale molto forte dell’Italia per questo progetto”. A sottolineare l’importanza del progetto nei piani del governo, ha aggiunto Gozi, c’è anche la menzione del servizio civile europeo come “nuova proposta fatta nel primo grande discorso di politica europea del presidente del Consiglio del 2 luglio del 2014”. Per Gozi è importante lavorare ad un “programma di servizio civile europeo che costruisca un’idea di comunità”, un ingrediente poco presente in tutti i servizi di scambio di oggi. Tuttavia, ha aggiunto il sottosegretario, occorre sensibilizzare e “pensare ad un’iniziativa nell’autunno sul servizio civile europeo per dare un messaggio politico forte, chiedendo la partecipazione della presidenza di turno”. Intanto, ha aggiunto Bobba, l’impegno di Renzi su questo tema è già noto. “Il presidente del Consiglio ha detto che in un prossimo Consiglio europeo metterà a tema questa proposta di lavoro che ha fatto – ha spiegato Bobba -. Poi ci sono diversi parlamentari che vogliono prendere una iniziativa per una risoluzione del Parlamento europeo che spinga la commissione a prendere in considerazione questa proposta”. Tuttavia, ha aggiunto Bobba, occorrerà “creare un consenso forte a partire dall’Italia su questa proposta. Stiamo allargando la rete in modo tale che quando si dovrà discutere nelle sedi istituzionali europee ci sia un sostegno corale”.

Sul fronte del servizio civile universale in Italia, intanto, la strada è già segnata e entro l’anno, ha detto Bobba a margine dell’incontro, arriveranno i decreti. “La legge è stata approvata – ha spiegato -. Adesso dobbiamo scrivere i decreti legislativi e sicuramente prima di fine hanno avremo scritto il decreto legislativo che recepisce le novità importanti: il servizio diventa universale, ovvero aperto a tutti coloro che chiederanno di farlo; avrà una durata flessibile da 8 a 12 mesi; sarà aperto anche ai cittadini non comunitari e comunitari purché regolarmente residenti e ci sarà una programmazione nazionale che indicherà anche degli obiettivi che hanno un profilo di interesse generale per il paese. Infine potranno essere svolti uno o due messi di questo servizio in un altro paese europeo con un soggetto gemello a quello che lo gestisce in Italia. I decreti legislativi dovranno dare forma operativa a tutte queste novità e speriamo di avere tutto entro l’anno”. (ga) 

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