Servizio civile, la Lega chiede di conoscere gli enti iscritti all’albo
ROMA - Mentre si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto correttivo sul servizio civile universale, approvato lo scorso 10 aprile dal Consiglio dei Ministri, e che sia reso noto l’esito dell’udienza pubblica in Corte Costituzionale del 17 aprile sui ricorsi delle Regioni Veneto e Lombardia, arriva la prima interrogazione parlamentare della XVIII Legislatura.
L’hanno presentata lo scorso 11 aprile i senatori della Lega Rivolta, Borghesi, Stefani, Tosato e Vallardi (4-00027) per chiedere al Presidente del Consiglio dei ministri “quale sia il numero di enti, già iscritti agli albi nazionale o regionali del servizio civile nazionale che, alla data del 31 marzo 2018, abbiano presentato richiesta di iscrizione all'albo del servizio civile universale”.
Nell’interrogazione i senatori leghisti ricordano come con il Decreto legislativo 40/2017, entrato in vigore il 18 aprile di un anno fa, sia stato istituito l'albo degli enti di servizio civile universale e che “al 31 dicembre 2016 gli enti iscritti agli albi regionali e nazionale del servizio civile nazionale erano 4.125, di cui 138 iscritti all'albo nazionale ed i restanti 3.987 agli albi delle regioni e province autonome”.
Inoltre nella sua Relazione annuale, il Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale aveva ricordato come "il primo atto del ciclo di realizzazione del Servizio Civile Universale (...) [è] costituito dalla programmazione, da attuarsi mediante l'adozione di un Piano Triennale (...) predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri". Tuttavia, come segnalano i neo senatori, “alla data odierna il piano triennale, previsto dall'articolo 4 del decreto legislativo n. 40 del 2017, non è stato predisposto, tanto è vero che la presentazione dei progetti di servizio civile, con scadenza 30 novembre 2017, è avvenuta utilizzando la ‘superata’ normativa del servizio civile nazionale”. “Vero è – aggiungono - che in tale occasione è stata proposta agli enti una progettazione ‘sperimentale’, con esiti che non possono essere definiti positivi: infatti sui 6.049 progetti presentati, solamente 163 sono risultati ‘sperimentali’”.
Per gli esponenti della Lega da tutto questo “si deduce un comportamento quanto meno irrazionale nell'applicazione di quanto stabilito dal decreto legislativo n. 40 del 2017: ciò che viene definito come ‘primo atto’, ovvero il piano triennale, non viene attuato e nel contempo si avviano strumenti che risultano privi di senso e significato, in quanto non conseguenti alla programmazione triennale”. Per questo, come segnalato, la richiesta di conoscere il numero di enti che presentato richiesta di iscrizione all'albo del servizio civile universale. (FSp)